Come cambia la Svezia? Sogniamo quella di ieri o....

Citazione :

Grazie Itrige per l'interessante contributo, questi tuoi scritti veramente mi aiutano a comprendere meglio come funziona la società svedese.

...Quando mi riferivo alle iniziative degli anziani per corsi di lingua, avevo nella mente come riferimento i corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri che sono tenuti da pensionati italiani (ex insegnanti) qui nel Veneto...

...Personalmente, uno volta acquisita un po' di scioltezza con lo svedese, sarei interessato a prendere parte alla vita associativa svedese, conosco relativamente bene quella italiana e quindi sono curioso di quella svedese.

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Scusami se intervengo. Se in Svezia le badanti per gli anziani le assume lo stato, il cittadino non contribuisce in nessuna maniera?
Qui in Italia una badante costa sui 700/800 euro al mese più contributi, ma la maggior parte lavora in nero, a totale carico dell'anziano e della sua famiglia.
A meno che una persona non sia completamente indigente i comuni non mettono a disposizione praticamente niente. Tutto si paga, tanto vale rivolgersi al privato.

Citazione :

anna&egi, ha scritto: Scusami se intervengo. Se in Svezia le badanti per gli anziani le assume lo stato, il cittadino non contribuisce in nessuna maniera?
Qui in Italia una badante costa sui 700/800 euro al mese più contributi, ma la maggior parte lavora in nero, a totale carico dell'anziano e della sua famiglia.
A meno che una persona non sia completamente indigente i comuni non mettono a disposizione praticamente niente. Tutto si paga, tanto vale rivolgersi al privato.

Ti ringrazio delle informazioni che mi hai mandato, avremo modo al tuo rientro di parlare ancora della questione.
Mi ha molto colpito vedere in Svezia tanti anziani girare con quel comodo carrellino che garantisce sicurezza e autonomia. Con me e mio marito l'anno scorso c'erano i titolari di un centro fisioterapico italiano ed abbiamo fatto subito il confronto con la nostra mentalità per cui magari si preferisce chiudersi in casa o limitarsi nelle proprie libertà piuttosto che utilizzare un ausilio così "evidente".
Anzi già che ci sono chieto a te (puoi rispondermi anche a settembre non c'è fretta) e a chi nel forum ne sia informato l'indirizzo internet di un'azienda che vende quel tipo di carrellino che se non di peso eccessivo potrebbe rivelarsi tanto comodo per mia madre.
Ciao Itrige, ti auguro buone vacanze nella meravigliosa Svezia.

itrige ha scritto:

Ci sono associazioni dove si può fare volontariato o solo partecipare a riunioni e corsi senza dover conoscere lo svedese, vedi Croce Rossa, Rädda barnen (Save the Children), Amnesty International. Le quali si possono visitare anche senza essere soci.

Questa mi sembra un'ottima opportunità, credo che collaborare con le associazioni possa essere una modalità per conoscere meglio la società svedese nei suoi chiaroscuri.

Circa i pensionati, qui in Veneto si certo lo stato interviene, se sei in una comune povero ti manda un'assistente 2 volte la settimana per un'oretta che ti pulisce casa e ti assiste un po' per circa 10 euro all'ora.
Le badanti se le prende chi se può permettere, per il resto non rimane che rimanere a casa (se ce l'hai) perchè le case per anziani richiedono una retta molto più elevata della pensione.
Ti chiederai cosa succede ai pensionati che perdono l'autosufficienza e non hanno la pensione alta.
Ebbene vengono "internati" in dei RSA pubblici (residenze per anziani) ove in sei mesi (non resistono alle condizioni di vita) spesso convolano verso gli spazi liberi ed azzurri dei cieli.

Da tempo sono impegnato con battaglie personali e dell'associazione alla quale appartengo, affinché gli anziani possano rimanere a casa loro ed avere un'assistenza adeguata, per fare questo noi volontari offriamo il nostro tempo libero ed assistiamo direttamente le persone, lo stato da parte sua non ci aiuta per niente preferisce sovvenzionare "altri" (magari con il loro tornaconto).

A me questo servizio non pesa, anzi mi da moltissimo anche se viene giudicato un po' stupido da altri, ma di questi tempi la stupidità e l'indifferenza...

Eccoti quindi un piccolo spaccato di realtà degli anziani tra i monti del Veneto.

La realtà a cui fai riferimento Alpo è uguale, se non peggio, in tutta Italia. Sono anni che non si fanno più battaglie sociali per chiedere il riconoscimento e il rispetto dei diritti dei più deboli e i politici scellerati che scelgono il cavallo di battaglia elettorale della diminuzione delle tasse hanno fatto scomparire dalla agende dei nostri amministratori la responsabilità sociale.
Non sai quanto mi ha fatto bene vedere un gruppo di anziani in carrozzina, imbacuccati da piumini e coperte, accompagnati da operatori, gustarsi i dolcetti nel mercato natalizio di Gamla Stan. Siccome ci sei dentro al pianeta anziani da noi, capirai al volo la differenza.
Buona festa

anna&egi ha scritto:

Non sai quanto mi ha fatto bene vedere un gruppo di anziani in carrozzina, imbacuccati da piumini e coperte, accompagnati da operatori, gustarsi i dolcetti nel mercato natalizio di Gamla Stan. Siccome ci sei dentro al pianeta anziani da noi, capirai al volo la differenza.
Buona festa

Hai ragione Anna e colgo benissimo la differenza, anche sul fronte infanzia hai notato quante mamme e papà giovani con carrozzine riempiono le metropolitane e le città svedesi?

Alpo ha scritto:

Hai ragione Anna e colgo benissimo la differenza, anche sul fronte infanzia hai notato quante mamme e papà giovani con carrozzine riempiono le metropolitane e le città svedesi?

Una roba bellissima!

Un'altro aspetto che ho notato e che mi ha fatto piacere è stato di vedere in viaggio, in vacanza, interi gruppi famigliari a cominciare dai nonni, figli e nipoti. I bimbi passano dalle attenzioni dei genitori a quelle dei nonni, con grande cura.
Se non è un luogo comune che gli svedesi tengono molto alla propria privacy, evidentemente all'interno di questi gruppi famigliari non ci sono gli stessi odiosi meccanismi di mancanza di rispetto reciproco che ci sarebbe in un analogo ambiente italiano.

Ultimamente mi e' capitato di parlare con tre diverse persone in procinto di partire per le ferie. Eta' intorno ai 30/40 anni per tutte. Destinazioni per le vacanze: Canarie, Tahilandia, Grecia. Ebbene, in tutti e tre i casi partivano con suocera e nonni al seguito. Certo, hanno anche bambini (e qualcuno per tenergli dietro fa sempre comodo), pero' mi ha colpito che si muovano per gruppi familiari estesi.

Già che ci siamo , un altra cosa che mi ha favorevolmete colpito.
Tente imbarcazioni da paura attraccate nei porticcioli anche più esclusivi di cittadine brulicanti di turisti di giorno e alla sera......silenzio, tranquillità e poche luci. Mi immagino che nella stessa situazione geo socio economica in Italia, la "caciara" sarebbe andata avanti fino a mattina presto.

Riprendo questo tema perchè la scorsa notte ci ho pensato parecchio.

Ieri sera abbiamo avuto ospiti a cena, amici svedesi dei miei roommates, abbiamo mangiato italiano ( per quanto i sughi Barilla siano italiani) e poi abbiamo chiacchierato per quasi 4 ore (loro hanno pure sbevuzzato alla grande ).

Ebbene mi chiedo, ma che formazione offre la scuola svedese?
Questi ragazzi non sapevano nulla di storia europea, ma nemmeno molto di cultura generale. Ringrazio i miei ex pedanti professori che perlomeno qualche idea e pensiero me li hanno trasmessi.

Questo aspetto della Svezia non lo conoscevo, ma forse conosco troppo poche persone per giudicare, ma se così fosse non posso non ammettere che mi dispiacerebbe.

è un tratto comune a tutti i sistemi educativi trascurare la storia dei paesi che non siano il proprio... cosa studiamo noi della storia europea, in realta'?
Napoleone, forse, giusto perche' poi ci ha invaso.
Io nemmeno sono riuscito ad arrivare alla prima guerra mondiale, col programma del liceo scientifico... ci si ferma in genere appena dopo le guerre di indipendenza (quelle nostrane). E parlo di 25 anni fa. Non oso pensare oggigiorno.
Per non parlare della geografia extraitaliana.
Quanto alla cultura generale, la Svezia non e' un isola nel cielo... la cultura generale dipende dalle tue letture, dai tuoi interessi intellettuali. Nno te la insegnano a scuola. E i "ragazzi di oggi", qui come altrove, sappiamo quali profondita' di interessi coltivino.
I "ragazzi di oggi", in Italia, non sono piu' nemmeno in grado di scrivere una frase di senso compiuto in un italiano corretto. Scrivono "stò", "fà", "tù", "mè", disconoscono i congiuntivi, la consecutio temporum... e per colpa di una scuola che non li corregge più.
Confido che almeno i ragazzi svedesi la grammatica la conoscano.

Exuvia ha scritto:

Quanto alla cultura generale, la Svezia non e' un isola nel cielo...

In realtà Vito a me sorprende molto che ad esempio la mia insegnante non riesca a collocare in quale secolo sia vissuto Gustavo Vasa ( mi è successo la settimana scorsa), è un po' come se io pensassi che Garibaldi era un senatore romano.

Passi pure che forse i fratelli Bandiera non ce li ricordiamo tutti, Berlusconi voleva pure salutare il papà dei Cervi, ma lacune come quella di Gustavo Vasa (che come iconografia è presente ovunque qui a Stoccolma) oppure non ricordare quando è scoppiata la seconda guerra mondiale (con tutte le implicazioni per la Svezia) faccio un po' fatica a comprenderle.

Ammetto che la mia è solo una sensazione, ma temo che qui la cultura che non sia quella tecnologica "utile al profitto" non sia molto in voga.

Ennesimo esempio i quotidiani, pochi articoli, manca una terza pagina degna di questo nome e grande spazio viene riservato al "nöje" (divertimento - tempo libero) mi sembra quasi di sfogliare un catalogo di mode

Un po' un peccato non credi?

cambio volentieri le terze pagine dei quotidiani italiani con la civilta' svedese

Seriamente: i quotidiani svedesi sono mooolto dediti al pettegolezzo e al sensazionalismo, ma dipende anche da cosa leggi. Aftonbladet, ad esempio, è illeggibile, anche graficamente. Svenska Dagbladet e' decisamente meglio. Secondo me gli svedesi (magari non tutti, decisamente) leggono molto anche i quotidiani esteri in lingua inglese, tipo Herald Tribune, magari sul web. Cmq non credo ci sia un difetto di approfondimento, in Svezia: basta guardare la SVT, qualsiasi canale! documentari, dibattiti, inchieste, interviste a tutte le ore del giorno... forse coi giornali preferiscono distrarsi :-)))

Diciamo che questo è l'aspetto positivo della scuola italiana: le fondamenta teoriche, per chi studia, sono solidissime. Il problema più che altro riguarda la carenza di applicazione delle conoscenze scolastiche, ovvero del problem solving. Ora mi ritrovo con un diploma di liceo classico, credo di avere una buona cultura generale, però ora come ora non so come applicare le mie conoscenze. Credo sia questa la maggiore differenza che contraddistingue, nel bene e nel male, la scuola italiana. Inoltre sapevo che ad esempio noi siamo soliti contestualizzare qualsiasi cosa con la storia, ad esempio la nostra letteratura viene studiata attraverso un percorso cronologico. Nelle altre scuole invece si studia la letteratura per generi, con pochi collegamenti di tipo storico. Ad esempio si studia il romanzo, con tutti i suoi esponenti, rischiando di non trattare i nodi cruciali di un'evoluzione legata soprattutto a fattori sociali,politici e storici. Ad esempio studiare un Foscolo o un Manzoni prescindendo dal contesto storico sarebbe pura pazzia..Non si capirebbe nulla del loro pensiero.

Ps: ho dovuto spiegare la prima guerra mondiale ad una ragazza svedese che non riusciva a capire il ruolo dell'Italia..

anna&egi ha scritto:

...l'indirizzo internet di un'azienda che vende quel tipo di carrellino che se non di peso eccessivo potrebbe rivelarsi tanto comodo per mia madre.

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Stò notando per le strade del mio paesello alcune persone che vanno a giro con questo ausilio!
Pensare che senza avrebbero molto più problemi,ben venga!

Itrige, ti ringrazio molto. Sei stata veramente gentile a mandarmi tutto questo materiale che mi guarderò attentamente.
Non più di 15 giorni fà parlavo di questo deambulatore con un mio amico che fà il volontario in una casa di riposo e mi diceva che con uno strumento simile avrebbe potuto aiutare diversi anziani ad uscire un pò fuori dalla struttura. Effettivamente è una cosa semplice che risolve un mare di problemi ma qui da noi non lo usa nessuno. La sola signora che ho visto utilizzare questo deambulatore è svedese e vive con le figlie in Italia. Penso che se da noi non "va di moda" è anche colpa della nostra mentalità: un problema fisico è qualcosa di cui vergognarsi quindi meglio chiudersi in casa, specialmente se anziani.

Exuvia ha scritto:

cambio volentieri le terze pagine dei quotidiani italiani con la civilta' svedese

Metto le mani avanti

In questo periodo mi limito ad ascoltare, confrontarmi, capire meglio.
Ma la sensazione che si sia un po' superficiali è condivisa, gli stessi svedesi in parte lo ammettono e motivano con un sistema educativo che non approfondisce molto.

Io credo che la cultura sia una bene prezioso, irrinunciabile, che educa la coscienza ed i costumi, le fondamenta del vivere civile.

Su quanto diceva Svensson circa la difficoltà a contestualizzare il sapere classico, questo è un difetto della nostra "scuola" che non offre percorsi applicativi. Nei migliori college anglosassoni si è soliti studiare lettere e cultura classica per poi fare un master tecnico, considerano una base classica come necessaria ed utile anche al sapere scientifico, forse anche la nostra scuola dovrebbe saper offrire queste opportunità.

@Anna il deambulatore si usa da anni in Italia (almeno una decina), gli anziani possono ottenerlo gratuitamente tramite le ASL.

Alpo, ti posso garantire che il deambulatore che abbiamo preso per mia madre nulla ha a che vedere con i "rollatorn" di cui Itrige mi ha mandato il materiale informativo. Un conto è l'attrezzo ingombrante che usano in casa o in strutture specializzate, un conto è un pratico ausilio che ti permette di uscire, fare la spesa, quattro chiacchiere al parco ecc.
Ti dirò di più. L'anno scorso ho trovato una pubblicità del Lidl, catena di supermercati tedesca se non erro, che ne aveva fatta una promozione per una settimana, quando ero fuori. Al mio rientro ho chiesto alla commessa se ne fosse rimasto qualcuno in magazzino e mi ha risposto che non ne vevano venduto nemmeno uno e che avevano rimandato tutto indietro perchè le confezioni erano troppo ingombranti e con una settimana di esposizione vendita = 0.
Sarà anche per la elevata inciviltà di non voler intervenire ad eliminare le barriere architettoniche, ma da noi e sto nel centro Italia (una volta ci chiamavano Milano del Nord!) non se ne vedono proprio.

anna&egi ha scritto:

Penso che se da noi non "va di moda" è anche colpa della nostra mentalità: un problema fisico è qualcosa di cui vergognarsi quindi meglio chiudersi in casa, specialmente se anziani.

Io forse abito in un isola felice fatta di paesini e picocli borghi dove gli anziani anche 90-enni si ritrovano a giocare a carte e farsi il bicchierotto!

Comunque coloro che non possono muoversi rimangon o in casa solo se allettati quasi completamente altrimenti escono anche a stento ma di solito lo fanno... In città forse è differente vuoi per la mancanza di porti dove trovarsi e muoversi , non so

anna&egi ha scritto:

Alpo, ti posso garantire che il deambulatore che abbiamo preso per mia madre nulla ha a che vedere con i "rollatorn" di cui Itrige mi ha mandato il materiale informativo.

Förlåt pensavo fosse quello delle foto di Itrige, qui lo usano molti anziani anche la signora del piano di sopra alla quale apro sempre le porte per agevolare il passaggio.

Ma tu a quale ti riferisci? Hai una foto?

Fornolese ha scritto:

Io forse abito in un isola felice fatta di paesini e picocli borghi dove gli anziani anche 90-enni si ritrovano a giocare a carte e farsi il bicchierotto!

Beh anche da me lo fanno, fortunatamente