Ma perchè vogliano trasferirci in Svezia?!??

..io non ho confuso proprio niente poichè ho vissuto, studiato e lavorato in Svezia per anni e ho cominciato 15 anni fa...forse sei tu e qualche altro che dovete fare qualche esperienza in più, tra l'altro parlo anche svedese e mi hanno offerto un lavoro come cancelliere di tribunale a Gòteborg...ne riparleremo quando avrete vissuto un pò di più in Svezia..tengo a precisare comunque che anche a me la Svezia naturalmente piace..ma credo si dovrebbe mantenere un pò più di imparzialità sia nel giudicare la Svezia che nel giudicare l'Italia.

comunque tornando all'argomento del forum: io dovrei trasferirmi in Svezia, ho avuto un'opportunità buona di lavoro: cancelliere di tribunale a Göteborg, e ho la casa del mio ragazzo ormai da due anni a Trollhättan..ma ancora ho dei dubbi...mio figlio non sa lo svedese, i bambini svedesi a volte non sono "simpaticissimi" con gli stranieri..insomma ho un pò paura..inoltre faccio parte qua della schiera degli impiegati statali "vessati" da Brunetta, e sono consapevole che se mi licenzio non riuscirò mai più a trovare un lavoro in Italia..quindi è un salto senza ritorno...insomma prima o poi troverò il coraggio di trasferirmi..
cosa ne pensate? parlo soprattutto con chi ha figli in età scolare...
grazie
ciao

Matte ha scritto:

per me andare ad abitare in svezia non significa portarmi gli spaghetti dietro o le magliette con su scritto "italia", significa andare ad imparare una cultura per il rispetto di chi mi ospita.

......
e se poi sono più diffidenti verso gli italiani, li comprendo (perchè la maggioranza degli italiani non è qualcosa di cui andare fieri, sinceramente) e anzi mi farò maggiormente il mazzo per dimostrare che io sono io, e non sono lo stereotipo.

forse qualcuno ha confuso l'aspetto di vacanza, da turista, con quello di abitante.

Matte, mi sembra un po' ingenua come visione, veramenti credi di essere il primo pronto a rispettare la mentalità degli svedesi?
Forse carichi la Svezia di troppe aspettative, piuttosto io mi concentrerei sulle questioni che veramente contano per gli svedesi: che professionalità puoi offrire loro? Ti assicuro che è questo che loro prestano attenzione, sono sempre pronti ad offrire anche la cittadinanza a chi ha qualcosa da dare di prezioso. Per il resto non sono il bengodi e non sono più accoglienti verso gli emigranti rispetto a noi italiani, anzi negli ultimi tempi il razzismo e la violenza sono aumentati di molto.

Con questo non ti voglio scoraggiare, ma semmai invitarti a conoscere e studiare la Svezia per quello che realmente è nel bene (che è molto) e nal male ( che non manca a nessun paese).

grazie beppe...qui sembrava che io fossi una "häxa" (strega in svedese)
ciao a tutti
silvia

@lilla: perdonami, quella frase non era assolutamente riferita a te!

@beppe: se voglio andarmene dall'italia è proprio perchè, come ho scritto sopra, non ho mai trovato quella professionalità che mi aspettavo. sono libero professionista, lavoro fra il web e la musica, e spero sinceramente di trovare un mondo più aperto alle nuove tecnologie.

E, come sempre, cercherò di prendere il meglio da questa esperienza. Se poi non dovesse andare, avrei comunque fatto una bella avventura e mi sarei rimpinguato il curriculum

ok ....vedrai che andrà bene..lycka till!!!
ciao

scusate se mi ci intrometto ma non potevo fare altrimenti

Matte ha scritto:

e posso assicurarti che dici "quello è il solito albanese" se lo stesso si comporta da albanese....

li comprendo (perchè la maggioranza degli italiani non è qualcosa di cui andare fieri, sinceramente) e anzi mi farò maggiormente il mazzo per dimostrare che io sono io, e non sono lo stereotipo.

ma non ho ben capito il significato di queste frase e la loro relazione con la Svezia. Concordo con Lilla c'è un po troppo entusiasmo su Svezia in questo forum.

è un paragone, fra la mentalità e le esperienze italiane e quelle svedesi.

in italia l'albanese è visto come il criminale, rompicoglioni, ecc.

l'italiano in svezia è visto come l'immigrato (almeno a quanto ho capito), o lo sciupafemmine, ecc.

beppe ha scritto:

...Che professionalità puoi offrire loro? Ti assicuro che è questo che loro prestano attenzione, sono sempre pronti ad offrire anche la cittadinanza a chi ha qualcosa da dare di prezioso.

Concordo al 100%!

Matte ha scritto:

l'italiano in svezia è visto come l'immigrato (almeno a quanto ho capito), o lo sciupafemmine, ecc.

Da quel che ho potuto capire io durante la mia prima avventura svedese è che l'italiano è considerato un individio benestante ed acculturato. Ciò non è per niente comodo perché gli Svedesi non offrono particolari agevolazioni, come invece fanno (o facevano fino a poco tempo fa) nei confronti di immigrati dal terzo mondo. Sotto quest'ottica, un Italiano è un po' come uno Svedese che non parla svedese e quindi parte svantaggiato.

Per avere successo in Svezia vale l'economia, come ovunque: se si hanno qualità eccelse o molto più richieste che offerte, si trova lavoro a prescindere dalla conoscenza della lingua, della nazionalità o di altri aspetti che diventano importanti solo per persone "normali".

Bad Grass ha scritto:

Da quel che ho potuto capire io durante la mia prima avventura svedese è che l'italiano è considerato un individio benestante ed acculturato. Ciò non è per niente comodo perché gli Svedesi non offrono particolari agevolazioni, come invece fanno (o facevano fino a poco tempo fa) nei confronti di immigrati dal terzo mondo. Sotto quest'ottica, un Italiano è un po' come uno Svedese che non parla svedese e quindi parte svantaggiato.

Per avere successo in Svezia vale l'economia, come ovunque: se si hanno qualità eccelse o molto più richieste che offerte, si trova lavoro a prescindere dalla conoscenza della lingua, della nazionalità o di altri aspetti che diventano importanti solo per persone "normali".

quello che dici è molto interessante...!

ma allora delle testimonianze di quasi ghettizzazione che ho letto precedentemente in questo topic, dove le mettiamo? del dottore per svedesi e quello per immigrati?

forse, alla fine, si cerca di dare un senso ad una nazione intera generalizzando, quando in realtà ogni persona vivrà la propria personale ed intima esperienza, totalmente diversa da quella di tutti gli altri.

alla fine l'unica è provare, chiedere e fantasticare mi sembra di capire che, nel bene o nel male, sia soltanto deleterio.

Infatti anch'io ho letto un po delle varie problematiche specialmente a Malmo dove sembra ci sia una specie di conflitto "etnico".

lilla gumman ha scritto:

grazie beppe...qui sembrava che io fossi una "häxa" (strega in svedese)
ciao a tutti
silvia

ma che "häxa" lilla gumman...sei "realistisk"

tack så mycket

Matte ha scritto:

alla fine l'unica è provare, chiedere e fantasticare mi sembra di capire che, nel bene o nel male, sia soltanto deleterio.

Deleterio non credo, basta vedere che anche le tue considerazioni ora sono più realistiche rispetto al tuo esordio, vedrai che queste dritte ti serviranno, meglio partire avveduti

si chiaro che lo scambio di idee porta sempre a buoni risultati!!

ma quello che intendo è... perchè fasciarsi la testa prima? non si può giudicare un popolo... si possono chiedere consigli su come comportarsi agli inizi, ma come si può chiedere "ehi, come mi troverò quando sarò lassù?" e che ne so, magari bene, magari male, dipende da te e dalle persone intorno a te, e sono 9 milioni ad ogni modo!

ciao, sono nuovo e trovando per caso questo forum il mio sogno di trasferirmi in svezia sembra più vicino.
idealmente stoccolma.
per rispondere alla domanda del topic dico la mia.
sono di roma, ho 28 anni ma mi sento diverso dagli italiani, come mentalità, e soprattutto dai romani. forse sono arrivato ad odiare la mia città, che va avanti - indietro ormai - con la mentalità del "volemose bene" o del "vita mea mors tua". sinceramente questo paese non ha nulla - nemmeno il minimo particolare - che rispecchi il mio modo di essere o di intendere la vita. per non parlare del lato sociale e soprattutto di quello politico.
ma per politico non intendo montecitorio solamente.
ma la politica della società italiana. tutta - l'ambiente, il lavoro, le infrastrutture.
non sono mai stato in svezia ma tutti sentedomi parlare cosi mi hanno detto che persone simili a me sono li. non sono in cerca di nessun paradiso.
ma solo di un posto adatto all'uomo.

Ciao, e benvenuto,anche io la penso come te purtroppo l'italia sta diventando brutta io nn mi sento più bene qua.Ormai futuro nn cè ne più

silvia ha scritto:

Ciao, e benvenuto,anche io la penso come te purtroppo l'italia sta diventando brutta io nn mi sento più bene qua.Ormai futuro nn cè ne più

Suvvia Silvia che a raschiare il fondo qualcosa di bello lo troviamo

Provo a lanciarmi in un esempio: il paesaggio veneto, non fosse per la miriade di capannoni (regali inutili della Tremonti 1, 2, ecc...) sarebbe un incanto, ahimè ci stanno i capannoni

Difendiamo quel poco o molto che ci rimane

@Peppe, è che in questo periodo mi sento giù di morale da quando sono tornata dalle ferie ho avuto una brutta batosta.

silvia ha scritto:

@Peppe, è che in questo periodo mi sento giù di morale da quando sono tornata dalle ferie ho avuto una brutta batosta.

Forza che piano piano l'entusiasmo ritorna

@beppe e una cosa che spero tanto ma ne dubito grazie per il tuo incoraggiamento in questo momento mi serve.

silvia ha scritto:

Ciao, e benvenuto,anche io la penso come te purtroppo l'italia sta diventando brutta io nn mi sento più bene qua.Ormai futuro nn cè ne più

Già, purtroppo il senso di appartenenza va sempre più scemando... povera Italia mia.

Un paese dove la meritocrazia è sparita e lo stato è in collusione con la mafia non credo sia un buon posto dove vivere.
Ce ne andremo da qui, con rammarico, ma credo che chiunque sogni una carriera lavorativa di un certo tipo debba allontanarsi da questo paese.