Articolo su un quotidiano bresciano

Ciao a tutti, ieri sfogliando un articolo di un quotidiano bresciano c'era un articolo sulla situazione economica svedese che vi riporto:

mercoledì 31 dicembre 2008 nazionale pag. 4

E questa recessione fa vacillare anche il modello svedese
Tira una brutta aria in Svezia, Paese che fino a ieri emblema del benessere, l’eden delle aspiranti madri, con una scuola da invidiare, biblioteche modello, ospedali da sogno, un modello economico studiato e clonato in tutte le università del mondo, ora si candida a diventare il Paese emblema dell’era Lehman Brothers. La sua moneta, la corona, ha accusato una flessione del 15 per cento, il che ha ridato fiato al partito di chi vuole la Svezia convertita all’euro. Gli analisti, invece, ostentando ottimismo, parlano di flessione temporanea, invitando i connazionali a non farsi prendere dal panico. Se la moneta vacilla, salgono invece, e vertiginosamente, le segnalazioni di abusi sui minori. L’altroieri il quotidiano «Dagens Nyheter» ha fatto andare per traverso la colazione i lettori: da gennaio a novembre del 2008, 1.738 casi di abuso su bambini al di sotto dei sei anni, un aumento del 24 per cento rispetto al 2007. Ma per lo Swedish National Council for Crime Prevention più che aumentati gli abusi, è diminuita l’omertà.
La vigilia di Natale è stata un incubo per gli svedesi. A Rosengård, periferia di Malmö, sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia dopo la chiusura di un centro culturale islamico: sassaiole, auto e cassonetti della spazzatura incendiati, petardi, bombe carta, persino una molotov scagliata contro una scuola. Poi è stata la volta di Tensta, periferia di Stoccolma, in un crescendo di tensione identico. E i rivoltosi hanno preso d’assedio anche una squadra di vigili del fuoco che stava intervenendo.
D’accordo, non c’è scappato il morto come ad Atene, non è la guerriglia urbana della banlieue parigina, ma una rabbia così nella città dei Nobel non si era mai vista. A sabotare però il Natale degli svedesi più che la rabbia delle periferie sono stati i licenziamenti a tappeto. 8500 svedesi hanno perso il lavoro nella settimana di Natale. In precedenza, nel solo mese di dicembre, erano stati licenziati 14.773 lavoratori, contro i 2397 dell’anno scorso. E questo non è che l’inizio. Previsioni per il 2009? Ferali. Come «Il settimo sigillo» di Ingrid Bergman.

Cosa mi dite? Da quello che scrive il giornalista sembra un inferno la Svezia...

jack ha scritto:

Ciao a tutti, ieri sfogliando un articolo di un quotidiano bresciano c'era un articolo sulla situazione economica svedese che vi riporto:

mercoledì 31 dicembre 2008 nazionale pag. 4

E questa recessione fa vacillare anche il modello svedese
Tira una brutta aria in Svezia, Paese che fino a ieri emblema del benessere, l’eden delle aspiranti madri, con una scuola da invidiare, biblioteche modello, ospedali da sogno, un modello economico studiato e clonato in tutte le università del mondo, ora si candida a diventare il Paese emblema dell’era Lehman Brothers. La sua moneta, la corona, ha accusato una flessione del 15 per cento, il che ha ridato fiato al partito di chi vuole la Svezia convertita all’euro. Gli analisti, invece, ostentando ottimismo, parlano di flessione temporanea, invitando i connazionali a non farsi prendere dal panico. Se la moneta vacilla, salgono invece, e vertiginosamente, le segnalazioni di abusi sui minori. L’altroieri il quotidiano «Dagens Nyheter» ha fatto andare per traverso la colazione i lettori: da gennaio a novembre del 2008, 1.738 casi di abuso su bambini al di sotto dei sei anni, un aumento del 24 per cento rispetto al 2007. Ma per lo Swedish National Council for Crime Prevention più che aumentati gli abusi, è diminuita l’omertà.
La vigilia di Natale è stata un incubo per gli svedesi. A Rosengård, periferia di Malmö, sono scoppiati scontri tra manifestanti e polizia dopo la chiusura di un centro culturale islamico: sassaiole, auto e cassonetti della spazzatura incendiati, petardi, bombe carta, persino una molotov scagliata contro una scuola. Poi è stata la volta di Tensta, periferia di Stoccolma, in un crescendo di tensione identico. E i rivoltosi hanno preso d’assedio anche una squadra di vigili del fuoco che stava intervenendo.
D’accordo, non c’è scappato il morto come ad Atene, non è la guerriglia urbana della banlieue parigina, ma una rabbia così nella città dei Nobel non si era mai vista. A sabotare però il Natale degli svedesi più che la rabbia delle periferie sono stati i licenziamenti a tappeto. 8500 svedesi hanno perso il lavoro nella settimana di Natale. In precedenza, nel solo mese di dicembre, erano stati licenziati 14.773 lavoratori, contro i 2397 dell’anno scorso. E questo non è che l’inizio. Previsioni per il 2009? Ferali. Come «Il settimo sigillo» di Ingrid Bergman.

Cosa mi dite? Da quello che scrive il giornalista sembra un inferno la Svezia...

Allora, vediamo di essere realisti.

Gli svedesi continuano a afre shopping e a spendere, i magazzini erano pieni di gente per le feste, quindi non vi è stato un tracollo ma è ben vero che il modello industriale (poco manifatturiero + ricerca tecnologica) risente molto delle crisi (ma molto meno dell'Islanda).

Credo che la questione Volvo esemplifichi bene la crisi di questo modello industriale, vedremo nelle prossime settimane quali risposte fornirà il governo dei moderati.

mi sembra che il giornalista di quest'articolo stia guardando la pagliuzza dell'occhio in Svezia e non si accorga della trave che ha l'Italia

Come dice Alpo la situazione e' sicuramente delicata anche qui ma la contrazione della Svezia e' molto minore di quella che si sente in Italia, penalizzata da una posizione iniziale peggiore.

Io consiglierei al giornalista bresciano di guardare intorno le indecenze italiane prima di andare lontano con la penna.

Citazione :

mi sembra che il giornalista di quest'articolo stia guardando la pagliuzza dell'occhio in Svezia e non si accorga della trave che ha l'Italia

Io mi stupisco molto che non abbia scritto anche dell'enorme problema dei suicidi......o dell'alcolismo...

più che un articolo di giornale sembra un discorso da osteria....

credo che in svezia ci sia la vera crisi finanziaria mondiale, in italia la crisi finanziaria mondiale è solo il tappeto di turno dove mettere lo sporco! Magari l'italia avesse la situazione Svedese con un debito intorno al 50% del prodotto interno lordo! In Italia è superiore al 110%!

jack ha scritto:

Come «Il settimo sigillo» di Ingrid Bergman.

Il giornalista qui ha scritto una vaccata (e ho l'impressione che non fosse nemmeno l'unica): Ingrid Bergman era un'attrice, mentre il regista de "Il settimo sigillo" si chiamava Ingmar Bergman.
Tutto questo per la precisione