- lafattaturchina ha scritto:
Ad esempio io so che qua si usa contrattare sullo stipendio (cosa che in Italia non si farebbe mai, a meno di non essere un super professionista che si può permettere tranquillamente di pisciare una proposta di lavoro!)... però mi piacerebbe avere un po' di feedback/esperienze di chi ci è passato in prima persona!
Io ne ho avuti tre, di cui due andati bene, ragion per cui il metodo dovrebbe essere esatto
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Le regole sono fondamentalmente le stesse applicabili a livello internazionale. Riassumendo:
- essere rilassati
- essere naturali e onesti: non recitate con l'obiettivo di piacere al datore di lavoro, siate voi stessi
- è possibile stemperare la tensione con qualche battuta, evitando la buffonaggine. Il datore di lavoro vuole elasticità, ma soprattutto professionalità e serietà
- non sparare risposte a caso se non si conosce la risposta alla domanda. Piuttosto dite "non lo so", eventualmente proponete un modo alternativo per trovare la soluzione o la risposta al quesito
- in certi casi vengono chiesti pregi e difetti della vostra persona. Evitate la scontata risposta "sono perfetto", perché non fa ridere. Piuttosto cercate di iniziare con i difetti, trasformandoli in pregi. Esempio: "sono un po' permaloso, ma ho compreso l'utilità delle critiche per migliorare la mia professionalità in base alle opinioni altrui". Oppure: "sono disordinato ma sto imparando a migliorare organizzazione della postazione di lavoro e gestione del tempo". Magari date esempi: "uso un calendario elettronico, uso le note, etc."
- dimostrarsi interessati all'azienda. In particolare, il colloquio si apre quasi sempre con la domanda "cosa sai dell'azienda?", ragion per cui è saggio informarsi prima, magari consultando il sito internet dell'azienda stessa e facendo qualche breve ricerca su internet. Non serve studiarsi vita morte e miracoli della società per cui vorreste lavorare, è sufficiente dimostrare di sapere di cosa si tratti
- alla domanda: "perché sei qui? Cosa ti ha portato ad inviare la richiesta di assunzione?" non rispondete MAI "perché ho bisogno di soldi e di lavorare". Fate capire che quell'azienda vi ispira, che credete nel progetto e in quello che essa produce/fa
- non sparlate MAI dei posti di lavoro precedenti. Un'azienda non assume mai una testa calda che potrebbe diffondere cattiva pubblicità a fine rapporto di lavoro
- a fine colloquio vi chiederanno se avete domande. E' opportuno pertanto prepararsi qualche quesito base, giusto per mostrare interesse. Non avere domande è spesso segno di disinteresse
Questi sono i tratti comuni. Per quanto riguarda lo stipendio: al primo colloquio non ne ho mai parlato e anche nei successivi è sempre meglio lasciare che sia il datore di lavoro ad affrontare l'argomento. Nel mio caso mi è stato chiesto esplicitamente "quanto vorresti di stipendio?", domanda a cui ho risposto "non ho nemmeno idea di che stipendi ci siano". Non dico sia la risposta corretta, ma è opportuno evitare di sparare troppo alto (eccesso di autostima) e troppo basso (carenza di autostima).
Il cv deve essere di max due pagine con le info necessarie ed essenziali: avete pochi secondi per attirare l'attenzione, concentrate i punti salienti in prima pagina ed evitate testi lunghi, discorsivi e di tipo privato: per conoscervi meglio c'è il colloquio. Allegate una lettera di presentazione ben scritta e chiedete ad un madrelingua di correggervela (inglese o svedese a seconda della lingua in cui la scriverete). Una lettera ed un cv ben scritti sono indice di cura per i dettagli e serietà.
Qui una discussione aperta mesi fa da me su TheLocal. Molti utenti mi hanno fornito info preziosissime, consiglio una lettura completa. Questa discussione è finita al primo posto su Google per le parole chiave "swedish ideal cv", e mi ha praticamente permesso di trovar lavoro
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