A tutti coloro che apprezzano i "noir" scandinavi ed agli amici del forum che mi ospita offro alcune altre personali recensioni sull'argomento ...
Björn Larsson: "Il Cerchio Celtico" (Den Keltiska Ringen), Ed. It. Iperborea. In questo ventoso romanzo accompagniamo l'autore svedese alla ricerca di un omicida che fugge e rincorre al medesimo tempo, lungo le coste selvagge delle Highlands e dele Ebridi. Tutto il racconto è immerso nel mito dell'essenza celta per il quale Larsson non nasconde la personale disincantata venerazione. Ideale per chi naviga o sogna di farlo, soprattutto in quei mari che inducono estremo rispetto.
Åsa Larsson: "Tempesta solare" (Solstorm), Ed. It. Marsilio. Per chi vorrà leggerne i suoi romanzi, questo deve essere il primo da scoprire. La protagonista (avvocato come l'autrice) si trova a vivere, suo malgrado, vicende oscure legate ad una scia di omicidi che coinvolgono i membri di una congregazione confessionale. La scrittura asciutta e l'amore per il Nord sepolto dalla neve fanno da tessitura magistrale ai tragici eventi narrati.
Peter Høeg: "Il senso di Smilla per la neve" (Frøken Smillas Fornemmelse for sne), Ed. It. Mondadori. Lo so, lo so, il libro è stranoto, l'autore è danese e la neve macchiata di sangue è quella di København ma da quando il Øresundsbroen (oppure) il Öresundsbron lega le 2 nazioni vedo ancor meno differenze tra Danimarca e Svezia del Sud. Il racconto è celeberrimo e credo pochi non lo conoscano. Se non altro, alla scrittura in prima persona del romanzo è piacevole associarvi la bellissima figura di Julia Ormond, perfettamente calzante la Smilla dell'omonimo film. Ed attenzione ai parassiti ...
A tutti buona domenica e buona lettura!