Ci sono anch'io

Ciao Anna&egi e tutti gli altri del forum. Scusate ma solo adesso riesco ad avere 2 minuti liberi per scrivere qualcosa in più. Anna volevo chiederti in che zona avete intenzione di trasferirvi, quando (intendo dire fra quanto tempo andrete in pensione) e come avete iniziato a girare per la Svezia. Scusate l'interrogatorio, ma sto maturando a poco a poco una decisione importante e... solo dopo essermi convinta del tutto della mia scelta e chiaramente avere visitato il posto, cercherò con tutte le mie forze di convincere mio marito che lasciare il paesello natio si può, soprattutto se l'alternativa è vivere in un posto migliore.
Ciao Topgun, rileggendo le tue risposte ho buttato l'occhio su "fai lavare i piatti ai tuoi figli ogni tanto" o qualcosa del genere. Guarda, non sono per nulla una mamma "italica". Mi arrabbio moltissimo quando i miei pargoli fanno finta di non vedere cosa c'è da fare a casa, e non vedo l'ora che, chiaramente il più grande di anni 21 si faccia una sua vita ed esca di casa. Non voglio cacciarlo, beninteso, solo spronarlo verso una vita sua, senza "mammina". No, come già precisato non sono i miei figli che mi preoccupano, ma i genitori anziani che dovremo lasciare. La Svezia è solo a tre ore di aereo, ma chiaramente non potremo essere presenti nel quotidiano di queste persone. Scusate le chiacchere, ma ho mille cose da chiedere e anche mille dubbi, perplessità e anche responsabilità, visto che questa è una mia idea. Mi piacerebbe parlare con Exuvia, perchè la scelta sua e di sua moglie è, a dire poco, rivoluzionaria (a mio modo di vedere).
Scusate il disturbo. Notte. Paola

eccomi qua. rivoluzionaria mica tanto. Rifletti: la necessita' e' lavorare e mantenersi, in Italia come altrove. In Italia le cose andavano male, sia per il mio lavoro (fotografo naturalista... "cultura"... figurati!) che per mia moglie, che non riusciva a trovare piu' un impiego che non fosse la semischiavitu' dei turni di notte in lavori pesanti (tra l'altro, tutte colleghe donne, per dire dell'apartheid sessista che vige in Italia, per cui una donna e' penalizzata a prescindere) con contratti precari di tre mesi in tre mesi, il tutto per il proverbiale piatto di lenticchie. Dopo 8 anni di questa vita, arrivata a 40 anni, si era giustamente rotta i maroni.
Conoscevamo e amavamo la Svezia, avevamo amici che avevano gia' fatto il passo. Amiamo la natura e ci consideriamo cittadini del mondo. Della "patria" ci frega nulla, e' solo una parola vuota usate da chi comanda per condizionarti e per il controllo sociale. Almeno negli ultimi decenni. Inoltre le case qui, almeno fuori dalle citta', costano una frazione di quanto costino in Italia. Nel BelPaese non ci saremmo mai potuti permettere una casa nostra nella vita. Io ho speso centinaai di milioni in affitti, nella mia vita, anche perche' nessuna banca concede un mutuo a gente con lavori poveri o precari.
Nessuna scelta rivoluzioniaria, quidni. Direi che sarebbe stato difficile fare altrimenti, piuttosto.

Ciao Exuvia, adesso capisco un poco di più. Fortunatamente io e mio marito non siamo in questa situazione. Mio marito è un tornitore-saldatore, con un lavoro speriamo sicuro per i prossimi 5 anni (e poi la pensione!!!!!) e io lavoro in un comune. Forse questa "non precarietà" ci fa un pò tentennare (a dire la verità è mio marito che tentenna, io amo le sfide). Sono d'accordo con te quando dici che il concetto di patria è qualcosa che in realtà non esiste. Io saprei adattarmi dappertutto, e soprattutto sono sfiduciata dal clima che si respira in questo paese, come ho già detto ho paura, so che le cose non possono che peggiorare (lavoro in un Comune e nel piccolo vedo lo sfascio della cosa pubblica italiana). Cerco solo tranquillità. A proposito, ho letto che siete originari di Milano. Mio figlio prossimamente si trasferirà a Milano dalla sua ragazza, perchè lui dice essere un posto magnifico dove abitare. Scusa, non voglio sminuire la tua città, ma a me viene da ridere .
Ciao Anna&egi, teniamoci in contatto. Vi dirò come procedono i nostri viaggi e il nostro molto futuro trasfeirmento.
Exuvia, spero di essere vostro ospite presto!!!!!! :bball:

paolaferrara ha scritto:

Mio marito è un tornitore-saldatore, con un lavoro speriamo sicuro per i prossimi 5 anni (e poi la pensione!!!!!) e io lavoro in un comune. Forse questa "non precarietà" ci fa un pò tentennare

questo e' sicuro. A volte le sicurezze sono delle piccole gabbie d'oro che ti lasciano esitante di fronte ai rischi. A volte rinunciamo a evolvere in nome di queste sicurezze (non dico sia il vostro caso, intendiamoci :-)

paolaferrara ha scritto:

A proposito, ho letto che siete originari di Milano.

diciamo provincia di Milano, che e' una cosa molto diversa. O almeno, lo era quando eravamo ragazzini. Ora, piu' o meno, e' tutta una megalopoli indistinta.

paolaferrara ha scritto:

Mio figlio prossimamente si trasferirà a Milano dalla sua ragazza, perchè lui dice essere un posto magnifico dove abitare. Scusa, non voglio sminuire la tua città, ma a me viene da ridere .

sminuisci pure, e' un posto orrendo e lo sarebbe pure se fosse davvero la mia città. Non per nulla sono scappato nelle colline dell'Oltrepo, 8 anni fa :-)
Certamente, se quello che cerchi e' il casino, la vita notturna, gli interessi culturali (quei pochi rimasti), le possibilita' di socializzare (luoghi di incontro, ancorche' divisi per ceto), senz'altro una metropoli ti da' tutto questo. Ti toglie tutto il resto, peraltro. E crea una sorta di dipendenza claustrofobica: conosco un sacco di milanesi che non lascerebbero mai il loro formicaio.

paolaferrara ha scritto:

Exuvia, spero di essere vostro ospite presto!!!!!!

me lo auguro anch'io!

ciao a tutti!!!

sono assolutamente d'accordo con te exuvia, sul fatto che l'Italia non da nulla e non garantisce nulla.... e ti posso assicurare che anche chi come me ha un lavoro "sicuro" ed un marito che da quando aveva 14 anni lavora nel cantiere edile....beh, prima o poi ci si stufa e si arriva appunto a 40 anni con la voglia matta di fare rivoluzione, ma visto che questo non è possibile la rivoluzione nasce nel tuo profondo e decidi di fare il grande salto: andartene dal bel paese e cercare di ritrovare il tuo scopo nella vita, le tue soddisfazioni, il rispetto prima di tutto per te stesso e poi in automatico per tutto cio' che ti circonda.
Abbiamo visitato la Svezia in varie occasioni e ne siamo rimasti colpiti sia dal punto di vista naturalistico sia da quello sociale. E allora ci siamo detti perchè no, perchè rimanere impantanati in un sistema che non accettiamo, perchè rimanere e vivere di stipendio, mutuo, bollette e niente altro!
Percio' cambiamo aria, vita e siccome sono convinta che anche a quarant'anni non è mai troppo tardi, tutto cio' ci rende VIVI!!!


Scusate lo sfogo.....ma aspettiamo "quel giorno" in cui lasceremo l'attuale e sono sicura che riprenderemo a vivere, se non altro a respirare!!!!

Isabella

kirrang ha scritto:

che anche a quarant'anni non è mai troppo tardi, tutto cio' ci rende VIVI!!!

a me quell' anche non mi piace.

quarant'anni siete giovani! senza anche

Rispondo a Paola molto volentieri per quello che riguarda le nostre aspettative di futuro in Svezia.
Ma cominciando dall'inizio ti dico che tanti anni fa mio marito e un suo amico hanno fatto un viaggio in auto fino a Capo Nord attaversando Svezia Finalndia e Norvegia. Una bella esperieanza, a quanto ho sentito raccontare.
La prima volta che siamo andati insieme siamo stati a Stoccolma, facendo solo qualche escursione intorno alla città. Mi è subito piaciuta perchè l'ho trovata una città bene organizzata e molto vivibile nonostante sia una grande capitale e, come vedrai quando ci andrai, piena zeppa di stranieri che lavorano e sono bene inseriti.
Siccome ognuno ha la propria sensibilità ti posso dire quali sono le cose che mi hanno colpito da subito favolrevolmente:

tante giovani donne, e anche papà con figli piccoli al seguito con dei passeggini o carrozzini che da noi non si usano più dai tempi della nonna e naturalmente in tutte le stazioni della metro e posti pubblici ci sono ascensori FUNZIONANTI

gli anziani o chi ha difficoltà a camminare se ne và ovunque con un funzionale carrellino ( di cui ho già scritto in un altro post) che garantisce indipendenza e rispetto di sè, naturalmente anche loro usufruiscono di ascensori FUNZIONANTI

davanti alla sede del parlamento svedese si fermavano auto di grossa cilindrata che al confronto con le auto dei nostri politici sembrano appartenere a dei signorotti di campagna vecchio stampo piuttosto che a parlamentari di uno dei paesi più ricchi d'Europa.

gli animali di cui abbiamo già parlato godono di un sacrosanto rispetto

Grande gusto e grande semplicità, o meglio funzionalità, ovunque.
Mi raccontava un signore italiano che ha sposato in seconde nozze una svedese che con grande semplicità l'ufficiale che li ha sposati ha detto: "Scambiatevi gli anelli, se ce li avete"

Le volte successive che siamo andati abbiamo allargato i giri ma i luoghi in cui per adesso stiamo pensando di prendere casa non saranno troppo lontani da un aeroporto come Nyköping o Göteborg per questioni di praticità di viaggio. Per ora stiamo vedendo diverse occasioni.
Tenendo conto che mio marito è appassionato di pesca non sarà difficile trovare un posto adatto.

Il bello è che mi sono sempre sentita sicura ovinque sono stata in Svezia e non perchè non ci siano i tanto temuti extracomunitari, tanti dei quali islamici per giunta, ma perchè vedi gente integrata che lavora. Ho letto annunci sulla porta della chiesa svedese per riti comuni insieme alla moschea di cui svetta un minareto con tanto di mezza luna in centro città.

Alla prima occasione che ti si presenta prendi il primo aereo e vai. Può anche darsi che al ritorno ci dirai che siamo un branco di matti e che la Svezia fà schifo. Tutto può essere.

Si tutto può essere, hai ragione anna. Devo provare, e proverò. Vi ringrazio veramente tutti di cuore per le risposte, perchè vi sento tutti così vicini per idee e mentalità. Se mi conosceste personalmente potreste vedere che, in realtà sono una persona molto molto chiusa, non parlo facilmente, soprattutto delle mie idee e ho solo 2 amiche vere (e una quantità enorme di conoscenze più o meno buone). La Svezia probabilmente mi affascina perchè mi da l'idea (senza esserci mai stata) di grandi spazi e grandi silenzi (e di questi io vivo). Anna ti tormenterò ancora ogni tanto, porta pazienza: ti chiederò dei consigli perchè ci sono diverse cose che mi spaventano nell'affrontare questi viaggi, anche e soprattutto dal punto di vista economico, e tu mi sembri una persona sicura, per lo meno mi infondi sicurezza. Grazie!!!
Topgun ribadisci sempre che 40 anni, anzi 45 non sono tanti. E' vero, ma non sono nemmeno 20 e io so che le possibilità, e le occasioni sono meno. In più ci sono responsabilità che a 20 anni (per fortuna) ancora non ci sono. Io mi definisco una madre non troppo latina, ma è anche vero che il mio secondo ha 15 anni, per cui per almeno 3 anni è sotto la mia responsabilità (io avrò allora 48 anni).
Exuvia, hai ragione, ogni tanto le sicurezze creano gabbie d'oro, ma ogni tanto nella vita si ha anche bisogno di sicurezze e lo sai anche tu: altrimenti saresti rimasto alla tua vita precaria in Italia. E scusami per Milano. Mi fa solo sorridere il pensiero che mio figlio, senza averci mai vissuto, lo consideri un paradiso terrestre, mentre io me lo immagino come un posto molto difficile in cui vivere, soprattutto considerando il fatto che lui è cresciuto in questa provincia, in una piccola città. Ma la vita è sua e ha diritto alle sue esperienze. Vivrà e vedrà.
Per tornare alla Svezia, con più chiacchero con voi con più cresce il mio desiderio di vederla. Ci sarà abbastanza spazio e silenzio per me?
Exuvia contaci sul fatto che prima o poi arrivo. Paola :bball:

Io personalmente il silenzio di cui parli sono riuscito a trovarlo anche nella capitale...non so cosa possa essere fuori Stoccolma...

paolaferrara ha scritto:

Exuvia contaci sul fatto che prima o poi arrivo. Paola :bball:

ti prendo in parola... ma perche' lo smile del Basket? praticante?

Ha ragione Top gun: anche a 40 anni non va bene.....ma SIIII A QUARANT'ANNI SI PUO' FARE : si è ancora giovani e soprattutto le esperienze della vita ti sono servite a qualcosa: sicuramente a decidere di andare in Svezia.

Forse un problemino c'è a questa eta': un figlio di 10 anni!
Ma sapendo di potergli dare un futuro degno di chiamarsi così, la spinta è maggiore, credetemi

Paola le tue parole sono piene di buon senso, però leviamolo quell'anche.

Anzi anche lo dico io, perchè il discorso dei 40 varrà anche a 48 secondo me.
Non ti scordare che voi partite con una buona base economica e vi potete permettere di andare in avan scoperta quando vi pare dopo la pensione.
magari si scopre che stare lì non ti piace e dal luogo (secondo me incantevole seppure inserito nel sistema allo sfaccio che è l'Italia) partire quando puoi e fare tanti viaggi.

:bball: Lo smile del basket non c'enta,effettivamente con il messaggio, ma mentre lo scrivevo mio figlio di 15 anni continuava a rompermi con: mamma, dove sono le scarpe del basket per domani? Mamma, hai lavato la maglietta del basket? Mamma ricordati che domani arrivo tardi perchè vado a goicare a basket..... Quando ho cercato un simbolo da aggiungere la parola basket risuonava nella mia testa. Tutto qua. Grazie a tutti per l'incoraggiamento. Paola

Ciao, volevo solo dirti che mio figlio adesso ha 15 anni (il piccolo basket-praticante) (piccolo si fa per dire, è alto 1,75), è che fra 5 anni (agognata età pensionabile di mio marito) ne avrà 20. Io non voglio assolutamente cacciarlo fuori casa, ma spero che non debba seguirci per forza (perchè senza reddito). Spero si sia già fatto un'idea di come vuole vivere e cosa vuole fare. La scelta di andare via sarà mia e di mio marito. I figli faranno quello che vogliono fare. Ciao a tutti Paola

Magari a 20 anni potrebbe frequentare direttamente l'università in Svezia, il chè non sarebbe affatto male. Ovviamente deve essere una sua scelta, ma molti vorrebbero essere al suo posto qui dentro..

Svensson ha proprio ragione!

Paola, se ti preoccupi della spesa per fare un viaggio in Svezia, organizandoti per bene puoi anche rimanere in un budget ccntenuto.
Se scegli i voli Ryanair e prenoti per tempo te la cavi veramente con poco, se poi ti fai un itinerario di cosa vuoi vedere, su internet trovi mille possibilità di alloggio anche a prezzi contenuti. Certo molto dipende dalle esigenze personali.
In quanto ai silenzi, che dire? Perfino Stoccolma, appena fuori delle vie del centro, sembra ovattata, figuriamoci il resto di quel grande paese.

TopGun ha scritto:

Io personalmente il silenzio di cui parli sono riuscito a trovarlo anche nella capitale...non so cosa possa essere fuori Stoccolma...

Fuori Stoccolma (in pratica in tutto il resto della Svezia) non c'è silenzio, c'è IL SILENZIO. Provare per credere...

Verdefoglia79 ha scritto:

Fuori Stoccolma (in pratica in tutto il resto della Svezia) non c'è silenzio, c'è IL SILENZIO. Provare per credere...

Ci manca solo un: ora et labora e siamo alla pace dei sensi

Ma no dai, io sono abituato a stare con gli abeti dietro casa, e il silenzio della vallata, in Svezia quindi mi sento come un pesce nell'acqua .

Alpo ha scritto:

Verdefoglia79 ha scritto:

Fuori Stoccolma (in pratica in tutto il resto della Svezia) non c'è silenzio, c'è IL SILENZIO. Provare per credere...

Ci manca solo un: ora et labora e siamo alla pace dei sensi

Ma no dai, io sono abituato a stare con gli abeti dietro casa, e il silenzio della vallata, in Svezia quindi mi sento come un pesce nell'acqua .

non ho detto che è brutto... ho solo detto che qui c'è IL SILENZIO

Verdefoglia79 ha scritto:

non ho detto che è brutto... ho solo detto che qui c'è IL SILENZIO

Si si avevo compreso è che la cosa mi ricordava tanto una sorta di ritiro spirituale di quelli ove t'impartiscono il silenzio.
Farà bene all'animo ne son certo

Verdefoglia79 ha scritto:

TopGun ha scritto:

Io personalmente il silenzio di cui parli sono riuscito a trovarlo anche nella capitale...non so cosa possa essere fuori Stoccolma...

Fuori Stoccolma (in pratica in tutto il resto della Svezia) non c'è silenzio, c'è IL SILENZIO. Provare per credere...

a me piace il silenzio semplice della splendida Stoccolma, perchè con poche fermate di metro se hai voglia ti sposti nel caos

Grazie ancora a tutti per le risposte sul silenzio. Non avevo mai detto a nessuno quanto amassi il silenzio, o meglio quando avevo 20 anni ci ho provato e mi hanno tutti considerato....strana. Come si può a 20 anni non amare le discoteche?!?.....E che dire dei locali affollati?!?....... Comunque io ho sempre avuto dei problemi con il rumore, gli unici posti che amo veramente sono i posti montani non frequentati da turisti e se Topgun mi garantisce che Stoccolma è una città silenziosa (per quanto può esserlo una città), sono sicura che la considererò la mia città. Ma io preferirei vivere in campagna e non vedo l'ora di visitare Sarna.
Grazie Anna e scusa se ti rispondo solo ora, ma non è sempre possibile per me accedere al computer. Questa estate non riusciremo ad andare in Svezia, ma sto cominciando l'opera di convincimento con mio marito....e il prossimo anno (estate 2009), dopo un'attenta organizzazione economica, andremo......IN SVEZIA. So che se preparo e organizzo tutto, alla fine mio marito cederà, perchè davanti alla mia famosa frase: "Non importa, ci vado da sola", lui cede, non è geloso......ma.....
Per quello che riguarda l'università di mio figlio in Svezia, ci avevo pensato, ma dovete sapere che i miei figli sono negati per le lingue straniere....peggio per loro. Non si sono mai applicati e l'unica frase che hanno imparato dopo circa 12 anni di inglese è:What's your name?.
Io separo molto la mia vita futura dalla loro, sono i miei figli, li amerò sempre, ma spero che escano di casa presto, voglio tornare ad essere "libera" nel limite del possibile, solo io, mio marito, la mia gattina Lucy e la mia cagnolina Luna. Anche tu Anna hai cane e gatto.
I miei figli mi considerano una madre strana....quando poi li informerò del mio progetto di vivere in Svezia......
Che bello, Anna, quando dici che in Svezia ti sei sempre sentita sicura....è proprio quello che vorrei io....
Una cosa forse non ho spiegato bene: mio marito sarà in pensione, io no, per cui devo inventarmi un lavoro, e ho 5 anni di tempo per studiare in maniera discreta lo svedese....l'inglese me lo sono solo un pò dimenticato, ma da ragazza ho vissuto a Londra e a Cheltenham.
Scusate la lunga chiaccherata, da adesso in poi smetto di parlare di me per stare ad ascoltare le vostre esperienze e le vostre idee. Paola

Ciao Vito, come puoi leggere nella mia mail precedente, sono disposta a lasciare un "posto di lavoro sicuro" a circa 50 anni per rimettermi in gioco e andare incontro ad un mio sogno. Per cui vedi, anche se amo la sicurezza (non ultima quella economica) non rinuncio mai a sognare. Ma tu e la tua compagna siete stati davvero bravi a iniziare tutto da capo (ribadisco "rivoluzionari"), perchè molte persone, nei vostri panni si sarebbero semplicemente arrese, invece di reagire e provare a fare qualcosa, avrebbero semplicemente continuato a piangere e lamentarsi (ne conosco una quantità di persone del genere). Ciao, ciao e non metterò mai più il simbolo del basket particante (scherzo!!!) Paola

paolaferrara ha scritto:

Questa estate non riusciremo ad andare in Svezia, ma sto cominciando l'opera di convincimento con mio marito....e il prossimo anno (estate 2009), dopo un'attenta organizzazione economica, andremo......IN SVEZIA. So che se preparo e organizzo tutto, alla fine mio marito cederà, perchè davanti alla mia famosa frase: "Non importa, ci vado da sola", lui cede, non è geloso......ma.....
Per quello che riguarda l'università di mio figlio in Svezia, ci avevo pensato, ma dovete sapere che i miei figli sono negati per le lingue straniere....peggio per loro. Non si sono mai applicati e l'unica frase che hanno imparato dopo circa 12 anni di inglese è:What's your name?.

Credo sia utile questo viaggio per rendersi conto un po' meglio della realtà svedese Paola.
Considera che a parer mio, più che il macigno della lingua (moltissimi italiani residenti da più di 30 anni ancora non lo parlano bene), lo scoglio più grande è l'integrazione nella società svedese specie per noi che veniamo dal sud, fossimo inglesi la cosa già risulterebbe più facile.