Una idea per trasferirsi...

Mi sembra che siamo d'accordo su questo:
- se non conosci la lingua (e il paese) non lavori in Svezia
- se non lavori non ci vivi
- se non ci vivi non conosci la lingua

Per rompere questo circolo vizioso bisognerebbe trovarsi una occupazione temporanea, per inserirsi un pò, e anche per non "bruciare le navi"...

Forse si potrebbe metter su una associazione (non costa nulla, ma ti pemette di presentarti al consolato, alla camera di commercio et c.).
L'associazione potrebbe avere lo scopo di creare una cooperativa di lavoro (o due: una in Italia, l'altra in Svezia).
Nel momento che la cooperativa trovasse un filone di lavoro (s'intende, poco qualificato) un minimo stabile potremmo stabilirci, almeno temporaneamente, nel paese e guardarci attorno alla ricerca di un lavoro più interessante.

Questo tipo di cose sono state già fatte negli anni '50, ma erano sponsorizzati istituzionalmente. Però se ci fosse la massa critica forse si potrebbe ripetere l'esperienza (non come emigranti per necessità, ma come amanti del paese che ci ospiterebbe).

potrebbe essere un+idea....io sono silvia e conosco lo svedese...parliamone..
ciao

Ciao a tutti,il 1 giugno inizierò a studiare lo svedese con una ragazza madreliungua svedese nn è stato facile ma ci sono riuscita.Anche lei studia lingue qui a Torino nn vedo l'ora di cominciare

vincenzo ha scritto:

Forse si potrebbe metter su una associazione (non costa nulla, ma ti pemette di presentarti al consolato, alla camera di commercio et c.).
L'associazione potrebbe avere lo scopo di creare una cooperativa di lavoro (o due: una in Italia, l'altra in Svezia).
Nel momento che la cooperativa trovasse un filone di lavoro (s'intende, poco qualificato) un minimo stabile potremmo stabilirci, almeno temporaneamente, nel paese e guardarci attorno alla ricerca di un lavoro più interessante.

Ciao Vincenzo,
sono convinto che la cooperazione sia sempre utile, ma credo che l'idea che proponi non sia facile da realizzare (non dico tuttavia impossibile), bisogna conoscere molto bene le specifiche del mercato del lavoro svedese che di per sè è totalmente chiuso e lascia aperti solo spiragli solo in specifici settori che solitamenti sono legati a 2 fattori: conoscenza della lingua e skills elevate.
Altro requisito per l'idea della cooperativa, gli aderenti devono essere autenticamente motivati e di questi tempi trovare gente disposta ad andare sino alla concretizzazione dell'idea ne trovi ben poca in giro.
Perdona se ho fatto un po' l'avvocato del diavolo, ma credo sia giusto vedere le cose per come stanno realmente e cercare di trovare soluzioni.

Avevo trovato interessante l'idea ma attendevo l'intervento di Beppe...

E' stato in linea con l'unico dubbio che avevo in testa.

Cercare e trovare persone che lavorino nella ed alla cooperativa per poi arrivare in fondo alla meta la vedo difficile.

Comunque se qesta fosse veramente l'unica noia, penso che sia fattibile.
Per esperienza in gruppi di 10 persone dove solo 2 o 3 valgono alla fine si va avanti con una rotazione delle persone che invece non si impegnano sino a trovare un buon equilibrio.

Per leggi o quant'altro non saprei ma basta informarsi.

Anch'io potrei essere interessato. Ma la vedo una cosa non fattibile. Soprattutto nel breve periodo.

Fornolese ha scritto:

Avevo trovato interessante l'idea ma attendevo l'intervento di Beppe...

PS: comunque non intendevo scoraggiare Vincenzo ma bensì suggerire di valutare realisticamente la fattibilità.

PS2: sono appena rientrato da un convegno a Luleå, con l'occasione ho preso qualche treno e ho visitato un po' di colleghi e amici. Che dire l'aria di crisi si respira pure in Svezia, a volte mi lamento del mio precariato ma a ben guardare è una condizione comune pure a molti amici svedesi, quando si dice mal comune mezzo gaudio..

Grazie a tutti per i commenti interessanti.
Recentemente ho avuto degli amici svedesi ospiti e presto tornerò su (facciamo scambio delle case), quindi spero di approfondire la cosa.
Non nascondo le difficoltà relativamente alla coop, specialmente conoscendo quel quid di anarchia intriseca a noi italiani...
L'ideale sarebbe avere qualche contatto con qualche compagnia che abbia a che fare con entrambi i Paesi (import-export ?) ma sia abbastanza piccola da poter stabilire un rapporto fiduciario con una piccola banda di italiani pazzi... di Svezia.
Ripeto comunque che il massimo a cui si potrebbe puntare è del lavoro non qualificato, in attesa di un inserimento sociale e lavorativo adeguato.

io per esempio ho fatto domanda proprio ieri ad una azienda che gestisce contatti con aziende o pubbliche eprsone in italia e avevano bisogno di qualcuno che parlasse l'italiano molto bene :/ spero sta cosa almeno vada in porto...il mio svedese non è da record ma la mia lingua la sò parlare bene...mi sembra una situazione semplice da gestire..ho solo da sperare per il meglio

L'argomento è stato risollevato (in maniera indipendente) in:

https://mondosvezia.forumattivo.com/lavoro-f22/creiamo-una-cooperativa-t1132.htm#9784

Prego il moderatore di chiudere l'argomento e tutti gli intervenuti di "migrare" sull'argomento più recente.