Neutro e personale = Quando si usa ETT e quando si usa EN?

Ragazze/i ho bisogno di voi! Ultimamente non sto più studiando lo Svedese perché mi sono bloccata su una parte fondamentale della grammatica e senza capirla non posso andare avanti. Come faccio a riconoscere una parola neutra da una personale e quando devo mettere ETT e EN? Mi sbaglio o ci sono di mezzo anche i plurali? Poi facendo un esercizio ho visto che cambiano anche i colori, per esempio grönt/grön - rött/röd - vitt/vit etc., perché c'è questo cambiamento? Ho una grossa confusione, vi prego illuminatemi!

Ti illumino ioooooo
È semplice: non ci sono regole.
Va molto meglio, ora, vero?

Ah, riguardo al cambiamento, dipende anch'esso dal tipo di sostantivo: ett vitt hus, en vit bil; entrambi, al plurare, diventano "flera vita hus" e "flera vita bilar". La regola di per sé è banale ma può dar fastidio il fatto che gli avverbi (quelli di modo, non vorrei dire una vaccata) seguono la stessa regola degli aggettivi neutri: "temporär" vuol dire "temporaneo"; d'altro canto, "temporärt" vuol dire temporaneo quando c'è un sostantivo ma "temporaneamente" quando c'è un verbo. Un esempio analogo è il seguente: "dåligt väder" = "tempo cattivo, maltempo"; "jag går dåligt" = "(io) cammino male (o malamente)".
Dopo un po', ci si abitua e ci si ricorda al volo di chi è ett e chi è en.

Bad Grass Admin ha scritto:

Ti illumino ioooooo
È semplice: non ci sono regole.
Va molto meglio, ora, vero?

Ah, riguardo al cambiamento, dipende anch'esso dal tipo di sostantivo: ett vitt hus, en vit bil; entrambi, al plurare, diventano "flera vita hus" e "flera vita bilar". La regola di per sé è banale ma può dar fastidio il fatto che gli avverbi (quelli di modo, non vorrei dire una vaccata) seguono la stessa regola degli aggettivi neutri: "temporär" vuol dire "temporaneo"; d'altro canto, "temporärt" vuol dire temporaneo quando c'è un sostantivo ma "temporaneamente" quando c'è un verbo. Un esempio analogo è il seguente: "dåligt väder" = "tempo cattivo, maltempo"; "jag går dåligt" = "(io) cammino male (o malamente)".
Dopo un po', ci si abitua e ci si ricorda al volo di chi è ett e chi è en.

Uhm, quindi per ora dovrò mettere ETT e EN a intuito? (Pensavo che uno bisognava usarlo quando la parola era neutra e l'altro quando era personale, andiamo bene ) Poi il plurale sia quando c'è ETT e sia quando c'è EN diventa sempre e comunque FLERA, giusto? E per quanto riguarda le altre parole -per esempio "kvinna-kvinnor"- come faccio a sapere come diventano al plurale? Poi come riconosco una parola neutra da una personale? (Si, lo so. Sono nel caos più totale ) Scusa l'infinità di domande!

Mingling ha scritto:

Pensavo che uno bisognava usarlo quando la parola era neutra e l'altro quando era personale, andiamo bene ) Poi il plurale sia quando c'è ETT e sia quando c'è EN diventa sempre e comunque FLERA, giusto? E per quanto riguarda le altre parole -per esempio "kvinna-kvinnor"- come faccio a sapere come diventano al plurale? Poi come riconosco una parola neutra da una personale? (Si, lo so. Sono nel caos più totale ) Scusa l'infinità di domande!

Sì, si usano quando la parola è neutra o comune. Voglio dire che non c'è modo di sapere in anticipo se una parola è neutra o comune.
FLERA: no, non è proprio così. Era solo un esempio! "Flera" significa "alcuni" ma se dici "två", "tre", "många", "några" ecc., il plurale si fa sempre.
Per il plurale, vale il medesimo discorso. Non ci sono regole vere e proprie. Tuttavia, noto che spesso parole terminanti in modo analogo, hanno anche lo stesso tipo di plurale.

Bad Grass Admin ha scritto:

Mingling ha scritto:

Pensavo che uno bisognava usarlo quando la parola era neutra e l'altro quando era personale, andiamo bene ) Poi il plurale sia quando c'è ETT e sia quando c'è EN diventa sempre e comunque FLERA, giusto? E per quanto riguarda le altre parole -per esempio "kvinna-kvinnor"- come faccio a sapere come diventano al plurale? Poi come riconosco una parola neutra da una personale? (Si, lo so. Sono nel caos più totale ) Scusa l'infinità di domande!

Sì, si usano quando la parola è neutra o comune. Voglio dire che non c'è modo di sapere in anticipo se una parola è neutra o comune.
FLERA: no, non è proprio così. Era solo un esempio! "Flera" significa "alcuni" ma se dici "två", "tre", "många", "några" ecc., il plurale si fa sempre.
Per il plurale, vale il medesimo discorso. Non ci sono regole vere e proprie. Tuttavia, noto che spesso parole terminanti in modo analogo, hanno anche lo stesso tipo di plurale.

Che confusione, cavolo. Diciamo che mi hai mezza illuminata! :/

Ciao!

Anche io come te sto studiando lo svedese e ho parecchi dubbi (la maggior parte dei topic in questo forum sono miei ahahah). Se ti può aiutare posso dirti che il 75% delle parole svedesi sono di genere comune, quindi hanno bisogno dell'articolo indeterminativo EN! Fai come faccio io! Quando non conosco una parola e non so se è di genere comune o neutro, la cerco su wiktionary dove ci sono le declinazioni, in questo modo non puoi sbagliarti!

Gli aggettivi declinano in maniera diversa se la aprola è di genere comune o neutro. Se è di genere comune non cambiano la loro desinenza, ad esempio: En lycklig pojke (un ragazzo felice). Se è di genere neutro l'aggettivo aggiunge una -t, ad esempio: Ett lyckligt par (una coppia felice). Al plurale aggiungere sempre una -a, ad esempio: Lyckliga pojkar (Ragzzi felici). Spero di esserti stato d'aiuto!

Isildurrrr ha scritto:

Ciao!

Anche io come te sto studiando lo svedese e ho parecchi dubbi (la maggior parte dei topic in questo forum sono miei ahahah). Se ti può aiutare posso dirti che il 75% delle parole svedesi sono di genere comune, quindi hanno bisogno dell'articolo indeterminativo EN! Fai come faccio io! Quando non conosco una parola e non so se è di genere comune o neutro, la cerco su wiktionary dove ci sono le declinazioni, in questo modo non puoi sbagliarti!

Gli aggettivi declinano in maniera diversa se la aprola è di genere comune o neutro. Se è di genere comune non cambiano la loro desinenza, ad esempio: En lycklig pojke (un ragazzo felice). Se è di genere neutro l'aggettivo aggiunge una -t, ad esempio: Ett lyckligt par (una coppia felice). Al plurale aggiungere sempre una -a, ad esempio: Lyckliga pojkar (Ragzzi felici). Spero di esserti stato d'aiuto!

Ecco, per esempio ora tu mi hai fatto due esempi "En lycklig pojke" e "Ett lyckligt par" e nonostante ci sia sempre lo stesso aggettivo (lyckligt), l'articolo è cambiato! Perché? Anche qui bisogna "sentirlo"?

Semplicemente perché l'articolo deve concordare col nome. Pojke è di genere comune, mentre par è di genere neutro!

Isildurrrr ha scritto:

Semplicemente perché l'articolo deve concordare col nome. Pojke è di genere comune, mentre par è di genere neutro!

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre? Ah no aspetta , si capiva ad intuito quando usare i due articoli! Comunque grazie mille per averci provato mi risulta molto difficile questa parte della grammatica.

Mingling ha scritto:

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre?

Esatto. Come ho scritto sopra, è il distinguere fra sostantivi neutri e comuni che non segue regole. Ovviamente l'articolo e la declinazione seguono il tipo di sostantivo, altrimenti cos'altro caratterizzerebbe come neutro o comune un sostantivo?

Bad Grass Admin ha scritto:

Mingling ha scritto:

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre?

Esatto. Come ho scritto sopra, è il distinguere fra sostantivi neutri e comuni che non segue regole. Ovviamente l'articolo e la declinazione seguono il tipo di sostantivo, altrimenti cos'altro caratterizzerebbe come neutro o comune un sostantivo?

Oh, credo di aver capito! Allora, i sostantivi neutri e comuni si riconoscono ad intuito; una volta che li hai riconosciuti bisogna mettere l'articolo EN in caso di genere comune e ETT in caso di genere neutro. Okay, ora il problema è imparare a riconoscerli (cosa che imparerò col tempo) e rivedermi i plurali! Grazie a tutti voi che mi avete risposto

Mingling ha scritto:

Bad Grass Admin ha scritto:

Mingling ha scritto:

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre?

Esatto. Come ho scritto sopra, è il distinguere fra sostantivi neutri e comuni che non segue regole. Ovviamente l'articolo e la declinazione seguono il tipo di sostantivo, altrimenti cos'altro caratterizzerebbe come neutro o comune un sostantivo?

Oh, credo di aver capito! Allora, i sostantivi neutri e comuni si riconoscono ad intuito; una volta che li hai riconosciuti bisogna mettere l'articolo EN in caso di genere comune e ETT in caso di genere neutro. Okay, ora il problema è imparare a riconoscerli (cosa che imparerò col tempo) e rivedermi i plurali! Grazie a tutti voi che mi avete risposto

Non è che metti l'articolo x caso.....diciamo che l'articolo fa parte della stessa parola, nel senso che, ogni volta impari una nuova parola devi anche controllare qual'è il suo articolo.
Per quanto riguarda i plurali dei sostantivi: ci sono 5 gruppi di declinazioni da studiare e per ogni gruppo la desinenza per indicare il plurale cambia. All'interno di questi gruppi ci sono comunque e purtroppo eccezioni che bisogna imparare man mano si studia. ES. all'interno del secondo gruppo che prende la desinenza -ar, si tende a dire che rientrano i nomi di animali, e già qui c'è un'eccezione: quello della parola per dire "gatto" che prende la desinenza -er in plurale.

Naty ha scritto:

Mingling ha scritto:

Bad Grass Admin ha scritto:

Mingling ha scritto:

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre?

Esatto. Come ho scritto sopra, è il distinguere fra sostantivi neutri e comuni che non segue regole. Ovviamente l'articolo e la declinazione seguono il tipo di sostantivo, altrimenti cos'altro caratterizzerebbe come neutro o comune un sostantivo?

Oh, credo di aver capito! Allora, i sostantivi neutri e comuni si riconoscono ad intuito; una volta che li hai riconosciuti bisogna mettere l'articolo EN in caso di genere comune e ETT in caso di genere neutro. Okay, ora il problema è imparare a riconoscerli (cosa che imparerò col tempo) e rivedermi i plurali! Grazie a tutti voi che mi avete risposto

Non è che metti l'articolo x caso.....diciamo che l'articolo fa parte della stessa parola, nel senso che, ogni volta impari una nuova parola devi anche controllare qual'è il suo articolo.
Per quanto riguarda i plurali dei sostantivi: ci sono 5 gruppi di declinazioni da studiare e per ogni gruppo la desinenza per indicare il plurale cambia. All'interno di questi gruppi ci sono comunque e purtroppo eccezioni che bisogna imparare man mano si studia. ES. all'interno del secondo gruppo che prende la desinenza -ar, si tende a dire che rientrano i nomi di animali, e già qui c'è un'eccezione: quello della parola per dire "gatto" che prende la desinenza -er in plurale.

Naty ho scritto "in caso" non "per caso" comunque grazie per la spiegazione dei plurali! Dove posso vedere questi 5 gruppi di declinazioni?

Mingling ha scritto:

Naty ha scritto:

Mingling ha scritto:

Bad Grass Admin ha scritto:

Mingling ha scritto:

Quindi EN si usa con le parole comuni e ETT con quelle neutre?

Esatto. Come ho scritto sopra, è il distinguere fra sostantivi neutri e comuni che non segue regole. Ovviamente l'articolo e la declinazione seguono il tipo di sostantivo, altrimenti cos'altro caratterizzerebbe come neutro o comune un sostantivo?

Oh, credo di aver capito! Allora, i sostantivi neutri e comuni si riconoscono ad intuito; una volta che li hai riconosciuti bisogna mettere l'articolo EN in caso di genere comune e ETT in caso di genere neutro. Okay, ora il problema è imparare a riconoscerli (cosa che imparerò col tempo) e rivedermi i plurali! Grazie a tutti voi che mi avete risposto

Non è che metti l'articolo x caso.....diciamo che l'articolo fa parte della stessa parola, nel senso che, ogni volta impari una nuova parola devi anche controllare qual'è il suo articolo.
Per quanto riguarda i plurali dei sostantivi: ci sono 5 gruppi di declinazioni da studiare e per ogni gruppo la desinenza per indicare il plurale cambia. All'interno di questi gruppi ci sono comunque e purtroppo eccezioni che bisogna imparare man mano si studia. ES. all'interno del secondo gruppo che prende la desinenza -ar, si tende a dire che rientrano i nomi di animali, e già qui c'è un'eccezione: quello della parola per dire "gatto" che prende la desinenza -er in plurale.

Naty ho scritto "in caso" non "per caso" comunque grazie per la spiegazione dei plurali! Dove posso vedere questi 5 gruppi di declinazioni?

"Per caso" erano le mie parole riguardo ciò che ho letto nei post dove c'è spesso scritto: "ad intuito"......

Come giá detto non ci sono regole per determinare se un sostantivo é ETT o EN. E come l´italiano per i sostantivi maschili e femminili. Perché "il cane" é maschile e "la capra" é femminile ? Te le impari tutti a memoria

mingling se ci pensi, anche noi italiani abbiamo alcune assurdità simili...

ad esempio, noi diamo un genere (maschile o femminile) a tutto, anche alle cose inanimate...con tanto di articolo e aggettivo coniugato.
questo non succede in inglese,in svedese, in cinese, e in tante altre lingue...

e ovviamente se per noi è ovvio che la luna è femmina ed è gialla mentre il sole è maschio ed è giallo, o che il seno è maschile mentre la prostata, sembrerà strano, è femminile.... per uno straniero può non essere così ovvio....

diciamo che se il distinguere tra femminile e maschile può avere vagamente un senso (poesia, ecc...) il distinguere tra neutro e personale è solo per rompere le palle

oops, paolo mi ha rubato la risposta.... per 2 minuti....

Pablo ha scritto:

Come giá detto non ci sono regole per determinare se un sostantivo é ETT o EN. E come l´italiano per i sostantivi maschili e femminili. Perché "il cane" é maschile e "la capra" é femminile ? Te le impari tutti a memoria

Giusto, non ci avevo pensato! Per noi è ovvio, come lo è per loro! :-)

dexter ha scritto:

mingling se ci pensi, anche noi italiani abbiamo alcune assurdità simili...

ad esempio, noi diamo un genere (maschile o femminile) a tutto, anche alle cose inanimate...con tanto di articolo e aggettivo coniugato.
questo non succede in inglese,in svedese, in cinese, e in tante altre lingue...

e ovviamente se per noi è ovvio che la luna è femmina ed è gialla mentre il sole è maschio ed è giallo, o che il seno è maschile mentre la prostata, sembrerà strano, è femminile.... per uno straniero può non essere così ovvio....

diciamo che se il distinguere tra femminile e maschile può avere vagamente un senso (poesia, ecc...) il distinguere tra neutro e personale è solo per rompere le palle

oops, paolo mi ha rubato la risposta.... per 2 minuti....

AHAHAHAH "il seno è maschile mentre la prostata, sembrerà strano, è femminile" simpaticissima la tua risposta! Come ho già scritto anche a Paolo, non ci avevo pensato ed effettivamente neanche noi abbiamo delle regole per questo. AAAH presumo che sarà molto difficile imparare a distinguere le parole con questi fottutissimi EN e ETT