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 E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida

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MessaggioTitolo: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyMer Giu 05, 2013 10:45 am

Eccoci finalmente.

Tra una settimana partirò alla volta di Stoccolma in cerca di lavoro e di fortuna. Non mi sono dato una scadenza temporale ma mi piacerebbe far sì che entro la fine dell'estate io abbia ottenuto il mio PN, mi sia reso conto di quanto tempo ancora avrei bisogno per padroneggiare lo svedese e magari abbia avuto modo di sondare un po'il mercato del lavoro per capire come muovermi.
Dopodiché farei le dovute riflessioni.

Piccola digressione su di me

Come già detto nel 3d in cui mi sono presentato, ho 25 anni, sono un ingegnere gestionale laureato al Politecnico di Milano e ho un'esperienza di lavoro di circa 9 mesi tra Milano e Londra nel settore finanziario (investment banking, per chi ne mastica qualcosina).

Ho già vissuto per un anno in Svezia, quando ormai 4 anni fa andai in Erasmus a Goteborg; e ora sto pensando di trasferirmi in terra Stoccolmense per cominciare/continuare la mia carriera lavorativa.


I passi da svolgere


Avendo spulciato praticamente tutto il forum, e qualche altra fonte sparsa, sono consapevole del fatto che i problemi principali -e iniziali- che si incontrano una volta giunti in Svezia sono di natura burocratica.
Ho pertanto provato a stilare una sorta di elenco di passi che ho intenzione di svolgere, in ordine più o meno cronologico, per potermi pian piano (ma non troppo eh!, che il tempo stringe) integrare nella società svedese. Ad ogni punto dell'elenco, o quasi, è legata almeno una domanda Razz (rileggendo il tutto ero stato ottimista, negli ultimi punti le domande si fanno incessanti. Guess what? Le domande sul PN!).


1) Prima mossa, comprare una SIM svedese per facilitare gli appuntamenti per trovare l'alloggio. Consigliate qualche operatore in particolare? Ne vorrei uno che, senza firmare contratti di alcun tipo (per il quale tra l'altro presumo ci vorrebbe il PN), mi permetta di avere la connessione dati sul telefono.

2) Alloggio, questo sconosciuto. I primi giorni sarò in ostello/hotel, ma poi mi toccherà vivere in un domicilio regolare.
A tal proposito, mi rivolgerò a Bostaddirekt, Bopunkten, Blocket ed eventualmente -se accettano non studenti- anche degli studentati come il lappis, o altri.
Conoscete anche delle pensioncine o altre sistemazioni comode e flessibili? O altri canali oltre ai sopracitati?

Oltre alle zone centrali, quali sono le zone un po'più "periferiche" che sono comunque comode e non pericolose? Avevo letto di Bergshamra e Liljeholmen; confermate?

In questo modo -e per quanto sia consapevole dell'incertezza di tale processo- in quanto pensate che sarà possibile trovare un alloggio "regolare" (praticamente contratti di seconda mano senza che vi sia bisogno del PN)? Ho letto che su bostaddirekt e blocket gli annunci vanno via anche in giornata ma non sono mica così ottimista Very Happy


3) Habemus casam, e ora? Tutti al Migrationsverket!
Per ottenere il mio agognato "Diritto di residenza", pare sia necessario fornire un domicilio (vedi punto 2) e, in assenza di un lavoro, poter provare di avere abbastanza pecunia da sopravvivere a Stoccolma.
Porterò un estratto conto dei miei genitori (a proposito, immagino dovrò chiedere alla banca di farmelo perlomeno in inglese, o dite che va bene anche in italiano?) con allegato un bel foglio in cui in inglese scriveranno che confermano di supportarmi finanziariamente per ogni evenienza, il tutto con le fotocopie delle loro carte d'identità.
Dite che una semplice dichiarazione scritta a penna ("I thereby confirm that I will provide my son with the financial aid he needs" bla bla) e firmata da loro può andar bene?

Questi documenti (domicilio + conto corrente + passaporto + tessera sanitaria rigorosamente italiana che se l'impiegato mi fa storie chiedendomi assicurazioni private lo mando a cagare e torno il giorno dopo a parlare con un altro impiegato) dovrebbero far sì che nel giro di BOH settimane io possa ricevere il mio bel diritto di residenza. Right?

4) Talar du Svenska?

Visto che senza Svenska non posso lavorare e visto che senza PN non posso fare il corso SFI, mi iscriverò a qualche corso di svedese, probabilmente folkuniversitetet o qualcosa di simile, e nel frattempo continuerò ad esercitarmi con la mia nuova Bibbia (Colloquial Swedish) e, quando possibile, tenterò di andare in qualche Sprakafe se c'è qualcuno interessato a un po'di conversation.


5) E ora veniamo al punto cruciale. Prima il Lavoro o il PN?

"Senza un contratto di lavoro non puoi avere il personnummer
senza il personnummer non puoi avere un lavoro"


Scritte che si stagliano sui cieli svedesi per far desistere chiunque dal trasferirsi qui.


Ho spesso letto che per ottenere il PN va molto a cu*o, e con le mie credenziali di non studente nullafacente ma con dei soldini da parte, la vedo molto dura ottenerlo.
Certo, potrei sempre tentare e, se i tempi di processazione non sono lunghissimi (complice mio smaronamento continuo agli impiegati degli uffici), male che vada mi dicono subito di no e mi metto l'anima in pace.

Altrimenti, dovrei fare il contrario e prima cercare di ottenere un lavoro.

Il problema legato al lavoro che cerco è che obiettivamente la concorrenza è alta (Stockholm School of Economics in primis) e i posti pochi, quindi io stesso non so quante effettive chance abbia di farcela.
Da qualche parte inoltre ho letto che mandare un CV indicando il personnummer si aumentano le chance di essere chiamati per un colloquio.
Quindi non vorrei bruciarmi delle buone chance mandando CV senza personnummer, sapendo che verrebbero cestinati senza pietà, complice un po'di sano scetticismo verso il mio livello di svedese.

Da questo punto di vista cosa mi consigliate per spezzare il circolo personnummer/lavoro?
Ho paura che trattandosi di un lavoro con banche/aziende e non semplici ristoranti (che farebbero comunque contratti regolari, per carità), esse baderebbero maggiormente agli aspetti formali dicendo "mi spiace ma senza PN neanche ti chiamiamo per un colloquio" oppure non mi farebbero un'offerta di lavoro, e quindi un contratto, vista anche la concorrenza.

Che fare?
Dite che se faccio richiesta del personnummer temporaneo, aka samordningsnummer, potrebbe costituire un'alternativa decente rendendomi più credibile?



Ma ndo vai se il Personnummer non ce l'hai.
Apriamo comunque un capitolo su sto benedetto PN.


Per ottenerlo, oltre ai semplici documenti consegnati al Migrationsverket, e al "diritto di residenza" da loro consegnatomi, abbiamo stabilito che l'unica variabile mancante è un contratto di lavoro.
Quante chance avrei realmente di ottenerlo prima di avere un lavoro?
Come motivazione per ottenerlo direi che ho intenzione di trasferirmi per almeno 3-4 anni (e dovrei farcela in base al conto corrente che presenterei) per lavorare qui.

Oppure dovrei mettermi a cercare un lavoro da cameriere/gelataio/commesso/borseggiatore o quant'altro e sperare in un contratto sufficientemente lungo che mi "garantisca" un PN?
(Contratto che poi interromperei al volo o quasi, una volta ottenuto il PN, per dedicarmi alla ricerca del lavoro "vero").

A tal proposito, 4 anni fa venni in Erasmus e mi diedero il tesserino universitario con il mio nome e un codice tipo personnummer provvisoro (data di nascita seguita da una lettera e 3 numeri).
Tale tesserino è ormai scaduto, ma dite che potrebbe essere utilizzato per rafforzare la mia richiesta di PN? Qualcosa di molto disperato del tipo "ehi gente, guardate che un tempo ero uno di voi!!"








Vi chiedo scusa per la lunghezza IMMANE del post, ma -seppur motivato e deciso- a volte sono veramente scoraggiato all'idea di questa trafila e ogni aiuto è veramente apprezzato. Se avessi una casa e un PN, sarebbe di per sè challenging imparare la lingua e trovare un buon lavoro, ma così diventa tutto estremamente difficile!


Grazie mille!
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyMer Giu 05, 2013 11:30 am

Aggiungo: ma non è che sono cambiate davvero le "regole" circa l'assicurazione sanitaria (leggevo un blog con alcuni post di un mese fa) e per darti il "diritto di residenza" chiedono davvero un'assicurazione privata che ti copra per più di 90 giorni?
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyMer Giu 05, 2013 8:43 pm

Gabri88 ha scritto:
Parto

Rispondo alla Sim. Le regalano, di solito alla stazione centrale o al Migrationsverket.
Ne ho una in più se non trovi nulla.
Comviq.se Se carichi almeno 185 korone hai sms infiniti e alcuni Gb di traffico, al mese.
Puoi ricaricaree 70 korone per avere 30 di voce e 40 di traffico, circa altri 2 Gb mi sembra.
Controlla sul sito.

Sei sicuro di arrivare nel periodo migliore?
Tra midsommar, vacanze di Luglio, inizio scuole a metà Agosto etc etc, non so.
Tra l'altro, come scritto da qualcuno, non c'è un posto vuoto che aspetta di essere riempito da qualcuno.
SEMMAI a fine anno, il consiglio d'amministrazione deciderà l'assunzione o licenziamento di tot persone.
Quindi preparati a molti " le faremo sapere" a lunga scadenza.

Buona fortuna

Ciao

Santo
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 12:42 am

Dunque, sai bene che sta diventando sempre più difficile ottenere il personnummer. Quel che penso io è che tu no ndebba preoccuparti troppo del non averlo, per trovare lavoro. Certo, senza PN non credo che sia burocraticamente possibile avere un contratto di lavoro. Tuttavia, sarà proprio il potenziale datore di lavoro a permetterti di ottenerne uno. Intanto, qualora qualcuno volesse assumerti, potrai farti dare un foglietto da portare allo Skatteverket, il quale non dovrebbe farsi pregare per darti il samordningsummer, ossia un PN provvisorio, con molte limitazioni. Quello dovrebbe bastare a risolvere le grane burocratiche maggiori.

L'ostacolo più grande che vedo io per te è la lingua. Quella, mi sa, sarà molto discriminante. Non so bene che genere di lavoro sia quello che vuoi far tu ma immagino che ci sia da parlare con dei clienti e questo significa che devi padroneggiare la lingua svedese... A meno che i clienti non siano tutti stranieri, evidentemente. In ogni caso, la lingua svedese serve per leggere le e-mail e i documenti che girano nell'azienda. Quindi, continua a darci dentro con lo studio study, in modo da essere competitivo il prima possibile.

Riguardo alla casa, a Stoccolma è un casino, l'hai già capito. Questo è il destino di ogni immigrato nella capitale e quasi certamente ti toccherà sopportare frequenti traslochi e angherie da parte di coinquilini e locatari.

Col tempo riuscirai a sistemarti: ci vuole pazienza e tenacia. Tienici aggiornati e non esitare a chiedere! Smile
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 1:47 am

Rimini57 ha scritto:

Sei sicuro di arrivare nel periodo migliore?
Tra midsommar, vacanze di Luglio, inizio scuole a metà Agosto etc etc, non so.
Tra l'altro, come scritto da qualcuno, non c'è un posto vuoto che aspetta di essere riempito da qualcuno.
SEMMAI a fine anno, il consiglio d'amministrazione deciderà l'assunzione o licenziamento di tot persone.
Quindi preparati a molti " le faremo sapere" a lunga scadenza.

Santo, grazie per il consiglio sulla scheda sunny

Per quanto riguarda il periodo, e riallacciandomi a quanto detto da Bad Grass, al momento la lingua è la mia priorità, quindi prima parto meglio è.
Di solito le assunzioni nelle aziende che cerco io sono molto più flessibili e dipendenti dal momento e dal numero di "progetti" che le vengono affidate, inoltre prima di sapere quantomeno benino lo Svenska la mia ricerca di lavoro procederà moooooolto a rilento.



@Bad Grass: quindi mi pare di capire che nel circolo vizioso personnummer/lavoro, dovrei dare più importanza alla ricerca del lavoro (e quindi allo studio della lingua di tasca mia) invece che sbattermi troppo per mille documenti e richieste allo Sktatterverket, quando con un contratto di lavoro e un indirizzo di domicilio già avrei molte più chance di ottenere un PN.

Sì, mi sembra assolutamente sensato grazie!


Diciamo che al mio livello più che parlare con clienti, dovrei parlare solo con i miei colleghi, i quali se decidessero di assumermi saprebbero che nei primi mesi comunicheremmo solo in inglese.
Mentre per i documenti, tendenzialmente hai ragione anche se in ogni lingua reading e writing sono sicuramente più semplici di listening e speaking Very Happy
Però io la vedo soprattutto come una questione di convenienza: perché assumere l'italiano anglofono che ha studiato in una università a loro forse conosciuta (seppur una delle più rinomate in Italia) quando hanno fior fiore di candidati madrelingua provenienti dalla prestigiosa Stockholm School of Economics?
Semplicemente non hanno convenienza, quindi se non trovo appoggi da persone che mi facciano avere dei colloqui, sarà durissima lingua o non lingua. Shit! :'(





Provo a riproporre le domande più pragmatiche che non sono state ancora risolte; scusate l'insistenza, ma devo cercare di essere preparato su più cose possibili Smile


1) Zone di Stoccolma che -pur non essendo in centro (Sodermalm, Osterrmalm, Norrmalm, Vasastan ecc.)- sono comunque gradevoli, ben collegate con il centro e soprattutto non pericolose?

2) Per quanto riguarda la dichiarazione dei miei genitori con la quale affermano di supportarmi economicamente, va bene una richiesta scritta a penna in inglese con allegate le fotocopie delle loro carte d'identità?

3) Con la tessera sanitaria vado tendenzialmente bene per il Migrationsverket o sempre più spesso continuano a chiedere assicurazioni private?



Grazie ancora!
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 3:41 am

Ah, ultima domandina.

Ma qualora (volesse il cielo) trovassi la casa, che metodi di pagamento si accettano solitamente (tra quelli legali e non in nero e sottobanco, of course)?

Non avendo un conto corrente, dite che sarebbe fattibile andare in una banca e fare un versamento cash sul conto del destinatario?
O dovrei farlo fare dall'Italia?

(escludo servizi di internet banking che non possiedo per svariati motivi)


Taaack!
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 1:24 pm

Gabri88 ha scritto:

@Bad Grass: quindi mi pare di capire che nel circolo vizioso personnummer/lavoro, dovrei dare più importanza alla ricerca del lavoro (e quindi allo studio della lingua di tasca mia) invece che sbattermi troppo per mille documenti e richieste allo Sktatterverket, quando con un contratto di lavoro e un indirizzo di domicilio già avrei molte più chance di ottenere un PN.

...

1) Zone di Stoccolma che -pur non essendo in centro (Sodermalm, Osterrmalm, Norrmalm, Vasastan ecc.)- sono comunque gradevoli, ben collegate con il centro e soprattutto non pericolose?
2) Per quanto riguarda la dichiarazione dei miei genitori con la quale affermano di supportarmi economicamente, va bene una richiesta scritta a penna in inglese con allegate le fotocopie delle loro carte d'identità?
3) Con la tessera sanitaria vado tendenzialmente bene per il Migrationsverket o sempre più spesso continuano a chiedere assicurazioni private?

Ha senso. Ciò non vuol dire che il PN non sia importante. Dovrai comunque andare a trovare quelli dello Skatteverket per presentargli la tua situazione e chiedere le ultime riguardo alle loro regole, visto che pare le cambino frequentemente.

1) Secondo il mio punto di vista, zone realmente pericolose non ce ne sono. Ci sono alcuni quartieri che sono più turbolenti di altri e meno belli dal punto di vista architettonico. Ovunque troverai comunque buoni (se non ottimi) mezzi di trasporto, servizi e parchi. Per me, qualunque quartiere dell'agglomerato urbano stoccolmese è degno d'essere definito, se non "gradevole", almeno "sopportabile". Se proprio vuoi dei nomi sui posti meno belli, beh, eccoli: Tensta, Spånga, Husby, Fittja, Skärholmen. Questi son quelli che si citano quando uno Svedese vuol parlare di degrado ma, credimi, è molto relativo. Ti consiglio di farti un giro in queste zone con Street View. Wink
2) Boh! Come detto, le regole cambiano spesso e quando presi io il PN non serviva nulla di tutto ciò.
3) Anche qui non sono bene informato, ahimè. scratch
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 1:29 pm

Gabri88 ha scritto:
Ma qualora (volesse il cielo) trovassi la casa, che metodi di pagamento si accettano solitamente (tra quelli legali e non in nero e sottobanco, of course)?

Credo che il bonifico sia il metodo più semplice e diffuso. Io facevo così e, anzi, all'inizio lo facevo addirittura con il conto italiano, il che dava noia al mio locatore: pagavo 3500 SEK al mese, che dovevo convertire in € il giorno del bonifico: il giorno in cui i soldi sarebbero stati trasferiti, ovviamente il cambio era già diverso e quindi non arrivavano mai 3500 SEK esatte.
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 2:13 pm

Riguardo ai corsi di svedese, alla Folkuniversitet dal 24 giugno ne iniziano diversi del livello A1.

Dopo 4 anni che lavoro in Scandinavia senza parlare una singola parola di svedese o norvegese, penso che sia venuta l'ora di cambiare marcia e ne seguirò uno anche io. Smile
Ad ogni modo. se cerchi lavoro su aziende multinazionali americane (con le quali lavoro tuttii i giorni) hai secondo me speranze di trovare posto anche senza un'iniziale conoscenza dello svedese.
Certo se punti le aziende locale, la lingua è sicuramente un ostacolo.

Magari faccio un sondaggio tra qualche conoscente per capire se a qualcuno può interessare un profilo come il tuo. Wink
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 2:29 pm

Thanks again Bad Grass santa



Sono andato in banca per farmi fare l'estratto conto e, dopo aver mandato a quel paese due impiegate che mi hanno dato un banale pezzo di carta che poteva essere scritto con blocco note, sono riuscito a farmi dare un estratto conto "ufficiale e decente". Peccato che sia solo in italiano e non lo abbiano in inglese.. :'(
Spero che il fatto che SALDO in svedese significhi precisamente SALDO ( =D ) mi possa salvare dalla macchina burocratica....


Non pensate che mi sia fermato con le domande Razz


Ho cercato sul forum qualcosa sulla sanità ma purtroppo ho trovato solo 3d vecchi. E mi preme molto avere informazioni a riguardo.

- Sapete come funziona la sanità in Svezia per chi è un povero semiturista in attesa di diritti di soggiorno e di PN?
Immagino di non potere andare da un qualsiasi medico a farmi visitare, ma posso andare al Pronto Soccorso normalmente senza dover presentare tessere strane ma munito anche solo della mia tessera sanitaria italiana?
Francamente non mi interessa troppo del costo, finchè non mi chiedono cifre esorbitanti mi va bene: per la salute questo ed altro.



- Ma è vero che TENDENZIALMENTE (so che c'è chi si è trovato da Dio e chi ha avuto esperienze pessime, ma parlo generaliter ) può accadere che al Pronto soccorso ti neghino la visita in quanto "non sei poi così malato", o "bè, sei arrivato qui a piedi quindi non stai morendo"? O, peggio ancora, che chiami l'ambulanza e una qualsiasi infermiera si permette di sindacare sulle tue reali condizioni negandoti un'ambulanza?
Una cosa simile mi farebbe venire voglia di mentire spudoratamente e dire che mi sono tranciato una mano e sto morendo dissanguato, ma non lo farei perché non mi stupirei se una volta arrivata l'ambulanza questi dicessero "eh no, ci hanno chiamato per un tizio che si era tagliato la mano, tu sei sano come un pesce".
Come stanno realmente le cose, al di là di -si spera- sporadici casi di malasanità?


Cioè io ho smesso di leggere le news su theLocal.se perchè ogni settimana c'era un caso di un tizio che chiama l'ambulanza (magari parlandogli in inglese), non gli viene mandata e il poveretto muore. Una cosa simile mi ha letteralmente terrorizzato....











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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 2:31 pm

Fonsie ha scritto:
Riguardo ai corsi di svedese, alla Folkuniversitet dal 24 giugno ne iniziano diversi del livello A1.

E' proprio quello che sto pensando di fare :-)


Fonsie ha scritto:

Dopo 4 anni che lavoro in Scandinavia senza parlare una singola parola di svedese o norvegese, penso che sia venuta l'ora di cambiare marcia e ne seguirò uno anche io. Smile
Ad ogni modo. se cerchi lavoro su aziende multinazionali americane (con le quali lavoro tuttii i giorni) hai secondo me speranze di trovare posto anche senza un'iniziale conoscenza dello svedese.
Certo se punti le aziende locale, la lingua è sicuramente un ostacolo.

Assolutamente d'accordo, il problema è che le job openings anche lontanamente attinenti al mio profilo sono veramente poche Sad((



Fonsie ha scritto:


Magari faccio un sondaggio tra qualche conoscente per capire se a qualcuno può interessare un profilo come il tuo. Wink


Hai PM (o meglio, ora te lo scrivo lol! )
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 5:33 pm

Conoscendo i tempi e modi della sanitá svedese, cerca di non ammalarti!
A meno che non sia cambiato tutto, vale il concetto di reciprocitá assistenziale. Devi procurarti la tessera "team"in Italia. tessera europea di asssicurazione e malattia.
Ai miei tempi, circa 9 anni fa´ era valida soltanto 3 mesi.
In ogni caso,per avere l´assistenza sanitaria pubblica é necessario il PN.

Il sistema é un po´ diverso da quello Italiano; per esempio io non ho un medico di base. Se, per esempio,
ho qualche problema devo telefonare al "vårdcentralen" del mio comune, attendere al telefono anche piú di un´ora, spiegare il mio problema, per poi event. fissare un appuntamento con un medico;
in caso di urgenza ti raccomandano di andare al piú vicino ospedale dove paghi circa 350 corone per volta. I medici in generale sono meno apprensivi. Ci sono meno medici e di conseguenza meno malati.
Spesso per certe visite mediche meno importanti al posto di dottori ci sono infermiere specializzate.

Riguardo a medicine , ricette mediche farmacie ecc. é piú o meno come in Italia, cosí come dentisti.

non ammalarti.


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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 5:50 pm

Non posso sentire certe cose, mi viene una paranoia senza fine.
La "tessera europea di assicurazione e malattia" (ho appena scoperto si chiama così leggendo sul retro di quella che volgarmente avevo sempre chiamato "tessera sanitaria") ce l'ho fortunatamente.


Pierluigi, dici che se è urgente ti raccomandano di andare al più vicino ospedale.

Scusa ma se uno cade e si rompe un ginocchio e vive da solo in casa?
Se all'improvviso tua sorella sviene e non si risveglia? (esperienza accadutami anni fa)



Però ecco, non ho capito bene. Hai riportato quel che devi fare tu che sei in possesso di un PN.
Nel mio caso, che non possiedo nulla, cosa accadrebbe in caso di urgenza REALE?
O anche di "banale" tonsillite acuta (sono stato ricoverato 2 volte negli ultimi 3 anni) che mi consentirebbe perlomeno di recarmi da solo al Pronto Soccorso/Ospedale?


Vorrei sentire qualche parere pratico perchè dubito che i siti dell'ambasciata o del sistema healthcare svedese scrivano "se è urgente, attendete un'ora al telefono mentre vi dissanguate ma comunque non vi manderemo l'ambulanza lo stesso".


"Non ammalarti" è l'ultima cosa che avrei voluto sentirmi dire pale pale
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 9:33 pm

In caso di emergenza telefoni al 112 e chiedi un´ambulanza....
se hai una tonsillite acuta ( ti rompi un braccio... ecc) vai all´ospedale: se hai la carta "team" paghi solamente 300 korone circa , come tutti gli altri cittadini svedese ( o piú in generale possessori di PN) , altrimenti paghi personalmente tutto( ...poiché sei senza assicurazione).
Piú difficile prenotare una visita medica non urgente in strutture pubbliche senza il PN. tuttavia ci si puo´ rivolgere a medici/ ospedali privati.
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyGio Giu 06, 2013 9:43 pm

Come rassicurarmi dicendo le stesse cose dette prima Very Happy




(nevertheless, chissà se st'ambulanza arriverà o se l'infermiera dirà "you arrre as healthy asss a fissh" scratch )





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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyVen Giu 07, 2013 8:02 am

E´una questione di mentalitá.
mi spiego: le strutture ospedaliere, i medici, le ambulanze... sono di alto livello e di certo non lasciano la gente per strada a morire....
La Svezia e´ una grande nazione dove peró vivono solo 9 mil. di abitanti ;
se, per esempio abiti come me in un piccolo paese in mezzo al nulla, non puoi pretendere di avere gli stessi servizi che puoi avere abitando in una grande cittá. perché costa!
70-80 % della Svezia é composto da piccoli comuni e piccole cittá. In generale c´é piú informazione , perció la gente si rivolge ai dottori solo in caso di vera necessitá.

Dove abito io ( circa 2000 abit.) non c´e´ un medico di base, nessun ambulatorio. devi telefonare o prendere la macchina e recarti al piu´vicino vårdcentralen (cirka 20 Km).
Abbiamo un negozietto di alimentari dove oltre ad avere un scaffale/ farmacia hanno un defibrillatore.
Dove abitavo io in Italia (Bonavigo VR - 1800 abitanti) ci sono tre ambulatori e tre medici, due dentisti una farmacia....

In 9 anni non sono mai andato una volta dal dottore di persona, solo al telefono... mai preso un antibiotico. ( ho imparato per esempio a non sopravalutare banali influenze)

Non devi assolutamente preoccuparti, bisogna solamente
1 imparare come funziona il sistema,
2 Adattarsi
3 non sei in Italia , perció non ragionare come se fossi ancora in Italia.

Senza PN non puoi usufruire al 100% del sistema.... chiaro! finché non ottieni il PN sei ospite... un turista. Se hai bisogno urgente telefoni al 112 oppure vai all´ospedale. punto.

Non ho mai abitato in grosse citta´come Stoccolma, non saprei come funziona lí... spero che la mia esperienza possa aiutarti. Buona fortuna. Wink
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyVen Giu 07, 2013 10:00 pm

Se vuoi vedere un dottore in giornata Stoccolma basta andare con la tessera sanitaria a un Vårdcentral (ce ne sono decine in tutta la città).
Alcuni hanno gli orari "drop in", vai all'ambulatorio e semplicemente aspetti il tuo turno.
Altri non hanno il drop in quindi telefoni e prenoti una visita. Io ho sempre ottenuto la visita in giornata, una volta sono andata di persona e mi hanno addirittura visitata subito Smile
Il tutto per circa 300 sek (non ricordo il costo esatto).

In bocca al lupo comunque!
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 1:41 am

per la sanità almeno agli inizi ti basta avere la carta blu dell'EU...che dovrebbe essere assieme alla tua tessera sanitaria regionale,almeno in Lombardia era così...
per il lavoro auguri...è un periodo di magra pure qua con certi profili, soprattutto nelle aziende locali e sappi che stanno diventando più "razzisti", se prima era più facile ottenere lavoro,fino a 2-3 anni fa,
ora è molto più difficile...e se non sai lo svedese sei davvero tagliato fuori...a meno che non lavori in una multinazionale,ma come vedi anche tu non hanno tante opportunità di lavoro,
anche vero che questo è un periodo balordo per iniziare a cercare lavoro dato che tra luglio e agosto è tutto chiuso o si lavora di meno,ma puoi approfittarne per imparare lo svedese,
farti il tuo corso alla Folkets,che consgilio e poi fare il test al centro SFI,costa 500sek, per avere il diplomino...e poter fare poi il SAS se vorrai...
case...liljeholmen vicino a dove abito praticamente è zona centrale,6 minuti dalla stazione centrale e 3 a sodermalm...zone quasi impossibili da ottenere...ma ha ragione Bad Grass, zone tremende non ce ne sono a Stoccolma,
magari non bellissime,ma è tutto vivibile,almeno per gli inizi...
dovrai farti un Internet banking,perchè qua tutti i pagamenti sono fatti tramite bonifici,percui o vai in banca a farli o li fai tramite computer...
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 10:14 am

Citazione :
e, quando possibile, tenterò di andare in qualche Sprakafe se c'è qualcuno interessato a un po'di conversation.


Se riesci già a dire qualche frase (anche semplicissima), questo fa al caso tuo http://www.meetup.com/intercambio/events/120650172/
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Gabri88
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 8:07 pm

cantona ha scritto:
per la sanità almeno agli inizi ti basta avere la carta blu dell'EU...che dovrebbe essere assieme alla tua tessera sanitaria regionale,almeno in Lombardia era così...
per il lavoro auguri...è un periodo di magra pure qua con certi profili, soprattutto nelle aziende locali e sappi che stanno diventando più "razzisti", se prima era più facile ottenere lavoro,fino a 2-3 anni fa,
ora è molto più difficile...

Immagino, infatti non ho aspettative così alte: diciamo che il mercato del lavoro d'estate è fermo praticamente ovunque quindi provo a buttarmi in questi 2-3 mesi estivi e cerco di sondare.
Se poi dopo aver mandato 50CV vedo che non mi chiamano neanche per un colloquio, bè....valigie, e back home cheers

Poi se sono "razzisti" per una questione di concorrenza (perchè assumere un italiano qualsiasi quando ci sono decine di svedesi altrettanto preparati?) o per reale "chiusura", questo proprio non lo so Smile


cantona ha scritto:

dovrai farti un Internet banking,perchè qua tutti i pagamenti sono fatti tramite bonifici,percui o vai in banca a farli o li fai tramite computer...

Uhm....non ho ben capito.
Purtroppo non ho internet banking (nè posso farmelo) e non posso pertanto effettuare bonifici et simila online.
Se devo pagare -chessò- l'affitto o l'iscrizione a un corso o qualsiasi altra cosa posso andare in una banca cash in mano e dire "Mi faccia un bonifico sul conto XYZ bla bla?"
Oppure posso fare che dall'Italia mio padre/madre/cane farà un bonifico dal proprio conto corrente?
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 8:43 pm

Gabri88 ha scritto:

cantona ha scritto:

dovrai farti un Internet banking,perchè qua tutti i pagamenti sono fatti tramite bonifici,percui o vai in banca a farli o li fai tramite computer...

Uhm....non ho ben capito.
Purtroppo non ho internet banking (nè posso farmelo) e non posso pertanto effettuare bonifici et simila online.
Se devo pagare -chessò- l'affitto o l'iscrizione a un corso o qualsiasi altra cosa posso andare in una banca cash in mano e dire "Mi faccia un bonifico sul conto XYZ bla bla?"
Oppure posso fare che dall'Italia mio padre/madre/cane farà un bonifico dal proprio conto corrente?

Bonifici da dove vuoi.
In molte banche svedesi non circola/accettano cash da anni.
In alcune c'è anche scritto per avvisare sprovveduti rapinatori Laughing

Ciao

Santo
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 8:46 pm

Rimini57 ha scritto:
Gabri88 ha scritto:

cantona ha scritto:

dovrai farti un Internet banking,perchè qua tutti i pagamenti sono fatti tramite bonifici,percui o vai in banca a farli o li fai tramite computer...

Uhm....non ho ben capito.
Purtroppo non ho internet banking (nè posso farmelo) e non posso pertanto effettuare bonifici et simila online.
Se devo pagare -chessò- l'affitto o l'iscrizione a un corso o qualsiasi altra cosa posso andare in una banca cash in mano e dire "Mi faccia un bonifico sul conto XYZ bla bla?"
Oppure posso fare che dall'Italia mio padre/madre/cane farà un bonifico dal proprio conto corrente?

Bonifici da dove vuoi.
In molte banche svedesi non circola/accettano cash da anni.
In alcune c'è anche scritto per avvisare sprovveduti rapinatori Laughing


Santo

Che sbattiiii....odio dover chiedere le cose ai miei -.-

Grazie per la risposta comunque!!
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Isidur1
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 9:20 pm

Per i versamenti puoi usare tranquillamente i vari centri Forex. Entri, compili modulo, paghi cash o con carta e ti fanno il bonifico.
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Gabri88
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 9:28 pm

Isidur1 ha scritto:
Per i versamenti puoi usare tranquillamente i vari centri Forex. Entri, compili modulo, paghi cash o con carta e ti fanno il bonifico.

Excellent! grazie rendeer
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MessaggioTitolo: Re: E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida   E anch'io parto: un viaggio, un diario, una guida EmptyDom Giu 09, 2013 11:40 pm

Gabri88 ha scritto:
Isidur1 ha scritto:
Per i versamenti puoi usare tranquillamente i vari centri Forex. Entri, compili modulo, paghi cash o con carta e ti fanno il bonifico.

Excellent! grazie rendeer
Il forex con i suoi cambi più commissioni da strozzinaggio non l'avevo considerato Evil or Very Mad
Ma se è l'unica possibilità, ben venga

Santo
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