Vale la pena di citare dall'articolo la parte che concerne la Svezia:
<<Anche in Svezia le offerte stagionali sono soprattutto nel settore del turismo. Posizioni per insegnanti di pattinaggio su ghiaccio per il Vansbro Ice-Skating Club, cuochi di Sushi o di cucina mediterranea nel porto lappone di Luleå o addetti alberghieri. Sono solo alcune delle offerte. Se si pensa a qualcosa di più stabile, va detto che anche qui per i neolaureati in particolare non ci sono molte opportunità. La terra di Olof Palme pare avere gli stessi problemi delle nostre parti, tanto che anche i giovani neolaureati svedesi incontrano difficoltà a trovare lavoro. Per i profili medio alti le opportunità, anche per chi conosce solo l’inglese, sono soprattutto nell’information technology.
Paradossalmente però ci sono figure che le imprese svedesi cercano quasi disperatamente. Dagli idraulici ai manovali. Ma anche dottori e dentisti. Rob Floris, consulente Eures ed esperto dell'Amministrazione Nazionale del Mercato del lavoro svedese delle sede di Kalmar, cittadina che si affaccia sul Mar Baltico, gira per questo le fiere internazionali del lavoro. “Quest’anno a marzo siamo stati in una delle più grandi in Olanda. C’erano 40 differenti paesi rappresentati che promuovevano il proprio paese come luogo dove lavorare. C’era il Canada, la Norvegia, la Finlandia e la Danimarca. C’erano 12 mila visitatori. Molti olandesi vogliono andare a lavorare in un altro paese e ora la Svezia è molto ambita. Ma ci sono anche tante persone interessate a paesi come Francia, Spagna e Italia. Eppure non ho incontrato neppure un’impresa italiana”.>>