ciao a tutti sono Lia...sognando Stoccolma!

rispetto alla tessera sanitaria europea hanno perfettamente ragione: copre esclusivamente le emergenze. Però non mi torna comunque il fatto dell'assicurazione in quanto se hai il personal number hai pure accesso all'assistenza sanitaria. Non vedo come possano darti il PN ma non l'assistenza. Forse vi riferite al Coordination Number (non mi ricordo come si chiama in Svedese) e non al Personal Number?
Saluti,
V.

vladimir ha scritto:

rispetto alla tessera sanitaria europea hanno perfettamente ragione: copre esclusivamente le emergenze. Però non mi torna comunque il fatto dell'assicurazione in quanto se hai il personal number hai pure accesso all'assistenza sanitaria. Non vedo come possano darti il PN ma non l'assistenza. Forse vi riferite al Coordination Number (non mi ricordo come si chiama in Svedese) e non al Personal Number?
Saluti,
V.

Si chiama samordningsnummer (o qualcosa del genere)....

l'assistenza medica ce l'hai quando sei iscritto alla försäkringkassa (tecnicamente)

in effetti sembra un po' un controsenso, ma se pensi che sta cercando di ottenere il PN NON come lavoratrice bensi' come persona di adeguati mezzi,
forse vogliono evitare di dare assistenza medica a uno che non l'ha pagata con le proprie tasse.....

resta il fatto che lei ha fatto domanda presentando l'estratto conto e l'assicurazione medica, ma non ha ottenuto nulla

adesso sta facendo domanda per il samordningsnummer....

esatto, quello è il massimo che ti danno. Una volta ottenuto il vero PN, non ti possono negare l'iscrizione alla forsakingkassa. Oltretutto non mi spiego cosa possa succedere dal punto di vista del sistema informatico sanitario. Una volta che il medico/infermiere/tecnico inserisce il personal number escono i dati della persona. Mai visto succedere che una persona sia registrata ma non abbia diritto all'assistenza. E' vero invece che se provi ad inserire un samordingsnummer anziché un personnummer non lo trovi...
V.

vladimir ha scritto:

Una volta ottenuto il vero PN, non ti possono negare l'iscrizione alla forsakingkassa.

Mi sa che state facendo un po' di confusione.
La försäkringskassan non ti dà l'assistenza medica (quella ce l'hai una volta che ottieni il PN) ma è un ente assicurativo che, tra le varie cose, ti dà i soldi in caso di malattia. Lo dice il nome stesso: försäkring=assicurazione e kassa=fondo.
Puoi iscriverti alla försäkringkassa solo se paghi le tasse in Svezia.
Infatti io, in quanto studente, ho il personnumer e conseguente assistenza medica, ma visto che non pago tasse non ho diritto alla försäkringskassa. Tanto è vero che mii hanno rifiutato la domanda con comunicazione scritta della motivazione del rifiuto.

Il punto è che la försäkringkassa è anche quella che ti emette la tessera sanitaria europea. Quindi, se hai il PN hai diritto all'assistenza sanitaria in Svezia, ma se vai in un altro stato europeo e non sei iscritto alla försäkringkassa le tue spese mediche le deve coprire l'Italia. Se invece paghi le tasse qua ci pensa la Svezia (via försäkringkassa)

Altra cosa: la tessera sanitaria ti viene chiesta al migrationsverket, il cui compito è quello di determinare se hai diritto a risiedere in Svezia per più di 3 mesi, NON di rilasciarti il pn!
Il punto che tu potresti dover restare in Svezia un periodo inferiore all'anno (requisito per richiedere il pn), ma comunque superiore ai 3 mesi (termine, stando alla legge svedese, entro il quale dovresti dichiarati al migrationsverket). Dal momento che al migrationsverket non sanno se tu poi richiederai/otterrai il personnummer, loro verificano che in caso di necessità ci sia uno stato che si faccia carico delle tue spese mediche.

lafattaturchina ha scritto:

vladimir ha scritto:

Una volta ottenuto il vero PN, non ti possono negare l'iscrizione alla forsakingkassa.

Mi sa che state facendo un po' di confusione.
La försäkringskassan non ti dà l'assistenza medica (quella ce l'hai una volta che ottieni il PN) ma è un ente assicurativo che, tra le varie cose, ti dà i soldi in caso di malattia. Lo dice il nome stesso: försäkring=assicurazione e kassa=fondo.
Puoi iscriverti alla försäkringkassa solo se paghi le tasse in Svezia.
Infatti io, in quanto studente, ho il personnumer e conseguente assistenza medica, ma visto che non pago tasse non ho diritto alla försäkringskassa. Tanto è vero che mii hanno rifiutato la domanda con comunicazione scritta della motivazione del rifiuto.

Il punto è che la försäkringkassa è anche quella che ti emette la tessera sanitaria europea. Quindi, se hai il PN hai diritto all'assistenza sanitaria in Svezia, ma se vai in un altro stato europeo e non sei iscritto alla försäkringkassa le tue spese mediche le deve coprire l'Italia. Se invece paghi le tasse qua ci pensa la Svezia (via försäkringkassa)

Altra cosa: la tessera sanitaria ti viene chiesta al migrationsverket, il cui compito è quello di determinare se hai diritto a risiedere in Svezia per più di 3 mesi, NON di rilasciarti il pn!
Il punto che tu potresti dover restare in Svezia un periodo inferiore all'anno (requisito per richiedere il pn), ma comunque superiore ai 3 mesi (termine, stando alla legge svedese, entro il quale dovresti dichiarati al migrationsverket). Dal momento che al migrationsverket non sanno se tu poi richiederai/otterrai il personnummer, loro verificano che in caso di necessità ci sia uno stato che si faccia carico delle tue spese mediche.

La försäkringskassan e' anche quelle che copre parte delle spese dentistiche (di questo son sicuro).

Cmq da qualche mese a questa parte ottenere il PN e' davvero in casino....

Avete ragione entrambi sulla forsakringkassa. Io quando arrivai trovai tutte le informazioni in inglese al seguente link:
http://ki.se/ki/jsp/polopoly.jsp?d=10202&l=en
V.

vladimir ha scritto:

Avete ragione entrambi sulla forsakringkassa. Io quando arrivai trovai tutte le informazioni in inglese al seguente link:
http://ki.se/ki/jsp/polopoly.jsp?d=10202&l=en
V.

Ma come te lo dobbiamo dire che tu le informazioni le devi leggere in svedese?????

ci provo. Purtroppo (o per fortuna) esiste anche google translator che fa il suo dovere. Forse mi dovrei mettere col vocabolario a cercare parola per parola ma è più forte di me.
V.

vladimir ha scritto:

ci provo. Purtroppo (o per fortuna) esiste anche google translator che fa il suo dovere. Forse mi dovrei mettere col vocabolario a cercare parola per parola ma è più forte di me.
V.

google translate da svedese a inglese non se la cava troppo male, da svedese a italiano lascia perdere

lo so, lo so. Esclusivamente inglese...

vladimir ha scritto:

Faccio il medico. Ti assicuro che a volte l'inflessibilità rispetto alle regole (spesso una cosa eccellente) crea problemi. L'assistenza cui hai diritto in quanto cittadino EU copre soltanto l'emergenza. Se hai un problema cronico, bisogno di un intervento in elezione o di forniture di materiali sanitari, ti dicono (giustamente) di tornare nel tuo paese. Pagare i fee non sempre è possibile perché gli chiedi di fare qualcosa che va al di là del loro "protocollo" e spesso si impappinano o sorgono problemi di incompatibilità con i loro sistemi informatici ecc. I costi inoltre possono essere estremamente alti. Hai idea di quanto può costare un intervento chirurgico maggiore? Parliamo di centinaia di migliaia di corone. Buona fortuna poi poi a farteli rimborsare dalla ASL in Italia...
Per quanto riguarda la mancanza di PM, le persone cui mi riferisco sono dipendenti della Commissione Europea e lavorano per un grosso ente che ha sede a Stoccolma, tipo FAO a Roma per intenderci. Non pagano tasse in Svezia e il PM non glielo danno, ti assicuro. Hanno un sacco di problemi, tra cui il conto in banca, attivare una connessione broadband e così via. C'è anche un'interrogazione in corso al Parlamento Europeo per questo specifico problema con accuse di discriminazione verso il governo Svedese per il suo atteggiamento. L'Istituto in questione ha addirittura minacciato di lasciare Stoccolma se il problema non sarà risolto ma ormai sono dieci anni che va avanti così.
Per quanto riguarda la situazione degli immigrati in Italia, non sono certo rose e fiori ma, a parte l'accesso all'emergenza che è automatico in entrambi i paesi, la prescrizione in Italia può essere fatta legalmente anche in maniera anonima, per esempio ad immigrati clandestini. Qui no! Quindi un Italiano che sta qui per i primi mesi senza PN, se ha bisogno di un antibiotico, che fa? In Italia, alle brutte, potresti pure fare una visita privata, ricetta privata e te lo compri in farmacia. Qui un discorso del genere non esiste a meno di non passare per procedure complicate (e soprattutto che pochi conoscono) per chi è in stato di indigenza, clandestino ecc. Alla fine conviene tornare in Italia o farselo spedire. Io ho dovuto (purtroppo) in passato acquistare dei materiali sanitari chemmi erano indispensabili. Avendo regolare PN, la sanità Svedese ovviamente me li avrebbe forniti, ma ero assolutamente insoddisfatto sia della qualità che della quantità di quello che mi veniva prescritto. Volevo ovviamente pagare la differenza di tasca mia ma non c'è stato verso, il sistema non lo prevede. Alla fine ho risolto soltanto contattando direttamente il produttore in Germania e facendomi spedire il tutto in Svezia, ma questo l'ho potuto fare soltanto perché sono un medico, altrimenti mi sarei attaccato, o sarei andato in Italia...
Ciao,
V.

Nulla da obiettare, ma ho trovato per caso questa notizia... http://www.estense.com/?p=170945

sembra che fare le cose in maniera complicata sia sempre la soluzione migliore

vladimir ha scritto:

Mmm... Scusate se mi intrometto ma non ho resistito. Secondo me non è affatto uno stereotipo. Per caritá non fraintendetemi. Vivo qui da tre anni e adoro la Svezia, però i livelli di tirchieria che vedo in giro sono al limite del ridicolo. Credo che non sia nemmeno tirchieria nel modo in cui la intendiamo noi ma che semplicemente faccia parte del loro modo di essere. Fatte salve le eccezioni, che ovviamente ci sono, assisto regolarmente a scene di mogli e mariti che pagano con carte di credito separate, conosco persone che si svegliano alle sei con il solo scopo di portare il figlio di tre anni in asilo in tempo perchè faccia colazione lì e partecipo alla risoluzione di ridicole problematiche per la divisione di un resto di 5 corone in tre. Ribadisco, da quando mi sono traferito la mia vita è migliorata di cento volte e i livelli di civiltà di questo paese sono incredibili rispetto a quelli italiani, però il braccino corto è estremamente diffuso.
Ciao,
V.

Il paradiso: noi due (Fabio e Francesca) dobbiamo sopportare perenni sguardi attoniti qua in Italia perché ci paghiamo la spesa a metà. Al ristorante solamente paghiamo una volta a testa e le volte che paio io (Francesca) chi prende il bancomat si blocca per un attimo...

Comunque: benvenuta!

Francesca conferma ..non dipende se sei italiano o svedese dipende dalla persona e rapporto penso
Io che guadagno pochissimo e ho il mio ragazzo svedese che guadagna molto piu di me ho una situazione diversa
Cioe lui paga sia casa,spese varie ,quando andiamo fuori si arrabbia se vado io alla cassa per pagare o corre lui o quasi si offende se pago io
Ammetto che un po mi vergogno che passo per la mantenuta ma io non ho problemi ne´a pagare ne´a dividere le mie cose

Onesta dico che lui guadagno tanto di piu´ma pure se guadagnava di meno avrebbe fatto cosi´, ci sono ragazzi cosi

Non posso proprio dire che gli svedesi sono ognuno per la sua tasca e conto in banca ,conosco coppie che hanno il conto in comune ,anche io appena arrivata in Svezia non avendo conto in banca svedese e avendo avuto al volo la fortuna di trovare lavoro misi il conto in banca del mio ex..quindi i miei soldi andavano da lui e ci dividevamo tutto ,non stavamo di certo a fare i conti in tasca

ho anche beccato amici e solo amici (senza interessi)sia donne che uomini che mi offrivano senza problemi birra o che so pagavano in pizzeria certo non cene esose ma piccole cose
dipende che tipo di gente frequenti che giri ecc secondo me
non chi e di quale nazionalita´e paese ma caratteriale ecc...
sinceramente continuo a non capire perche´ce questo mito che gli svedesi si fanno i conti in tasca o dividono la spesa ecc...lo fanno tutti dipende chi becchi ripeto
quando poi racconto delle mie esperienze mi dicono magari sei stata fortunata ma forse si forse no..il punto e´che dipende chi becchi non da dove vieni o dove vivi
e´´sbagliato generalizzare