Cultura e costumi di Svezia - Bere e alcolici

Matte ha scritto:

sdruccioloinflames ha scritto:

Ma perche ti fai del male da solo ??

Infatti tra il risultato generale subentrano sempre i paesi con minor popolazione....
Prova un po a mettere in Svezia 50.000.000 di abitanti ( di spazio ce ne e !!) anzi dato che ci sei cerca ad immedesimarti nel ruolo delle istituzioni che seppur altamente efficienti entreranno in una fase di stallo e di disagio cronico.
Risparmiati di replicare e soprattutto di assolutizzare; e accetta il fatto delle differenze,per ESEMPIO noi abbiamo un assistenza sanitaria diversa alla loro che ci garantisce un medico di famiglia gratuito e medicine totalmente gratuite a seconda della fascia, loro hanno un indice di mortalita minore ( ti sei chiesto il perche? )
Per piacere ora non ricadere nell`irrazionale desiderio di controbattere come fai sempre.

MA COSA C'ENTRA.

non stiamo parlando di san marino contro gli stati uniti! sono comunque 9 milioni di persone! se aumentassero, il modello rimarrebbe il solito, dovrebbero sicuramente affrontare nuovi e diversi problemi, ma hanno la mentalità giusta per farlo.

Ad ogni modo sei tu quello che sta assolutizzando ora, io ti ho portato dei FATTI.

Quoto!!!

Esiste un paese dove gli abeti e le betulle si specchiano nei laghi ghiacciati; dove il sole non brucia, ma illumina la notte per molti mesi dell’anno e per altri mesi va in letargo, come l’orso bruno e i tanti animali, piccoli e grandi, che popolano le sue foreste.
La Svezia è una signora dai capelli di grano, che cambia vestito ogni stagione; d’estate indossa il blù dei suoi laghi fatati, d’inverno si veste di grigio, come il cielo spietato di questa stagione. Il suo profumo è quello dei mille fiori nordici colorati che inebriano la mente; il muschio incorona la sua testa e tutto di lei sa di freschezza.
Essa è madre che provvede ai piccoli e agli anziani, non abbandona nessuno e vigila, attenta, sulle frontiere.
D’inverno, quando le lancette dell’orologio segnano le tre del pomeriggio si accendono i lampioni e la notte si avvicina, inesorabilmente. Questa lunga notte del nord che dura tanto ed esercita sull’uomo inerme il suo fascino che, per quanto cinico sia, non può sfuggire alla metafisica che caratterizza questa terra.
E’ come se l’anima del Vichingo aleggiasse disperato nelle tenebre, perché non trova risposta alla sua disfatta, né soddisfazione dai suoi discendenti pacifici e tranquilli. Così, il forestiero, profano ed inesperto, sperimenta la forma sublime ed assoluta del suo silenzio, in cui persino sentire il proprio cuore battere e pensare diventa rumoroso. Questo silenzio che fa sì che l’uomo prenda conoscenza della sua piccolezza di fronte all’immensità, e ai rumori sinistri dell’aurora boreale.
La solitudine del nord fa perdere il contatto con il resto del mondo e la sua rumorosa realtà.
Esistono delle cassette di legno tinte di rosso e di bianco con tendine che ornano le finestre e con dei fiori sui davanzali sperdute nei boschi, sono isolati, eppur vivi, a stretto contatto con la natura e con gli animali che le circondano.
La mia Svezia sta lì, in disparte, perché ha scelto di essere così.
Guarda e vigila il vecchio continente.
Eppure, secoli fa, anch’essa era una guerriera, aveva invaso la Norvegia, la Finlandia, la Danimarca, la Lettonia, l’Estonia e una parte della Germania. Imperatrice, si vestiva di gloria.
Le sue guerre furono rari, ma quelle poche durarono anni. La guerra contro la Danimarca durò trent’anni.
Fu così che si elesse Regina del Nord.

In questo paese regna sovrana la democrazia. E’ nel sangue del re e della regina.
Gustav VI Adolf si chiama Bernardotte ed è discendente di un generale di Napoleone; la regina, Silvia, era una hostess delle Olimpiade ed è tedesca, vissuta in Brasile.
Non era né strano, né inconsueto, incontrare il nonno del re per le vie di Stoccolma in bicicletta.
Il vecchio nonno amava l’archeologia e spesso è stato ospite in Italia nelle vicinanze di Viterbo, dove amava scavare e scoprire i tesori delle tombe etrusche.
I ministri svedesi non sono scortati, né ho mai visto macchine di servizio, usano i mezzi pubblici o vanno a piedi. Non sto farneticando, né è fantasia, ma la pura e semplice verità.
E democratico è anche il popolo. Non si sfregia dei titoli di dottori (anche se laureati), almeno che non è un medico di professione, né esistono professori o professorini.
Sono, siamo, tutti signori.
Il palazzo reale non sovrasta nessun luogo, nessun muro di cinta né cancelli o cancelletti, o qualsiasi barriera, che lo separi dalla gente comune. Esso è situato nella “gamla stan” (città vecchia) e s’affaccia sul lago Mälaren, dove d’inverno blocchi di ghiaccio sottili, per via delle correnti, scivolano silenziosi e vengono rotti da un lento rompighiaccio.
Questo è il lago che d’estate si popola da cigni, papere e barche a vela di tutte le dimensioni e colori.
Nell’oscurità dei pomeriggi invernali si possono intravedere le sagome delle chiese gotiche protestanti i cui campanili, che sovrastano le case, hanno in cima l’eterno gallo che sembra scrutare l’infinito.
Stoccolma si estende pigramente intorno al lago, su tanti isolotti che si ricollegano con ponti e ponticelli.
Ecco il significato del nome Stockholm: “stock” significa tronco e “holm” significa isolotto, infatti, la parte vecchia della città, fu costruita su dei tronchi enormi che sono immersi nelle acque profonde.
La città che d’inverno dormicchia, d’estate si risveglia: tornano gli uccelli emigratori, rifioriscono i tulipani, le rose selvatiche, i mughetti, le viole e gli alberi si vestono di verde.
I laghi sembrano riprendere vita dalle barche traghetti che scivolano silenziosamente nei canali stretti, costeggiati da alberi che con i loro lunghi rami sembrano salutare i marinai provetti.
Stoccolma è una bomboniera, dove d’inverno il silenzio fa da re e la solitudine fa da regina, ma che d’estate si colora di turisti variopinti e gli svedesi ritornano a sorridere.

Fin’ora vi ho descritto un paese da favola, ma il tempo delle favole è passato da un pezzo.
Un paese troppo perfetto per essere reale.
Mi è costato un po’ di fatica scrivere questa ultima parte, perché io mi domando come faccio a mostrare le parti deboli di un paese che amo, perché sono figlia, nata dalle sue viscere, ma la mia Svezia vuole essere quella che è stata per me, senza finzioni o fantasie.
Ci saranno altre “Svezie” per altri occhi e cuori, per altre esperienze diverse dalle mie.
Ad ognuno la sua verità. Questa è la mia.
Difficile è spiegare a voi italiani quando i bambini, ancora piccoli da scuola elementari, portano le chiavi di casa attaccate al collo da un laccio. Tornano a casa e non trovano nessuno, perché i genitori stanno al lavoro. Devono fare tutto da soli. Crescono fin troppo in fretta, così come i figli d’Italia crescono con “ritardo” rispetto a loro. E ancor più difficile è spiegare che questi figli svedesi in età dell’adolescenza escono di casa e vanno a vivere da soli. Senza il sostentamento dei genitori.
Molti sono figli di genitori divorziati, cresciuti con uno o due “papà” (o mamme) diversi dai propri. Figli del divorzio, perché se è facile sposarsi in Svezia è altrettanto facile divorziare: 6 mesi ed è fatta. Almeno così era ai miei tempi.
Le coppie preferiscono convivere, perché il valore della famiglia è diverso da quella italiana.
Come faccio io a spiegarvi del potere degli assistenti sociale, forte più di quello dei genitori stessi. Vero è che l’intenzione è per il bene del bambino, ma come faccio a spiegare a voi queste testuali parole: “Il padre naturale è soltanto un papà biologico, lo Stato provvederà a tuo figlio”. Parole, queste, pronunciate da un assistente sociale ad un genitore preoccupato per la sorte di suo figlio.
Questa famosa e perfetta assistenza sociale svedese, che guai se non ci fosse, però in qualche modo produce solitudine ed abbandono da parte dei parenti dell’assistito.
Conosco anziani che non vedono né sentono per telefono i propri parenti da anni, muoiono in casa e lo si scopre dopo giorni e giorni, perché nessuno li aveva cercati.
Rimangono le lunghe e silenziose passeggiate solitarie di chi ormai ha vissuto.
Raramente, ho visto dei nipoti accompagnare i nonni nel parco.
Come faccio io a spiegare i sentimenti che suscitavano in me, già negli anni sessanta, quando mi trovavo di fronte a degli enormi cartelloni per strada, dove erano stampati i nomi delle giovani vittime della droga? Giovani che erano disposti a qualsiasi cosa pure di ricevere un po’ di illusioni pericolose; giovani abbandonati a se stessi, che già vivono di assistenza sociale e disillusi dalla vita, perché dalla vita sono stati sfruttati, con la benedizione di un benessere che porta il cognome di un malessere sociale.
E, infine, cosa dirvi dell’alto tasso di suicidi degli anni passati, del profondo mal di vivere? Anche se questo malessere colpiscono un po' tutti i paesi nordici.
Per quanto riguard l'alcol, ho constatato che durante la settimana diciamo che esiste una specie di "proibizionismo alcolico": in genere ci si sfoga durante il fine settimana.
Non è come in Italia quando si accompagna il vino al cibo con moderazione, perché fa parte della cultura italiana e sposa bene con l'arte culinaria. Il problema nasce in Svezia perché gli svedesi bevono proprio per ubriacarsi. I motivi sono tanti, a parte la cultura, perché esistono anche molti astemi.
Questa, signori miei, è l’altra faccia del sogno Scandinavo, che si chiama incubo.
Il paradiso appartiene al cielo. Forse.


Rondine

Matte ha scritto:

non stiamo parlando di san marino contro gli stati uniti! sono comunque 9 milioni di persone! se aumentassero, il modello rimarrebbe il solito, dovrebbero sicuramente affrontare nuovi e diversi problemi, ma hanno la mentalità giusta per farlo.

C´entra eccome noi siamo solamente 50.000.000 in piu , Dai non ti arrampicare sugli specchi , non la vedere come un affronto si tratta di accogliere delle informazioni con umilta cosa che sembra tu non riesca a condividere e accettare.
Comincia a leggere il Göteborgs Posten il Dagens nyheter´, Expressen o qualsiasi altro giornale, leggili con costanza; dopo vediamo come affronterai la realta oggettiva senza piu negazioni-illusioni.
Piu vivo qui e piu mi rendo conto che noi italiani abbiamo una speranza in piu nei prossimi 10 anni per mutare in meglio e piu vado avanti e piu comprendo che non c`e tanta differenza, e tutta una questione di diversi punti di forza in diversi ambiti;mi dispiace molto scrivere che anche qui c´e una evidenziabile corruzione ( la differenza tra noi e loro sta nella gestione della corruzione ), che ci sono organizzazioni criminali organizzate ( Bandidos, Hells Angels, Mafia russa, mafie dei paesi baltici , mafie degli ex stati satelliti , terroristi arabi ecc) ,che molti medio-orientali ed asiatici sono diventati veri e propri parassiti dello stato sociale indebolendolo.
Le congetture, gli ideali , le cause si sono nobili ma la realta dei fatti e questa, senza ipocrisie.

sdruccioloinflames ha scritto:

C´entra eccome noi siamo solamente 50.000.000 in piu , Dai non ti arrampicare sugli specchi , non la vedere come un affronto si tratta di accogliere delle informazioni con umilta cosa che sembra tu non riesca a condividere e accettare.
Comincia a leggere il Göteborgs Posten il Dagens nyheter´, Expressen o qualsiasi altro giornale, leggili con costanza; dopo vediamo come affronterai la realta oggettiva senza piu negazioni-illusioni.
Piu vivo qui e piu mi rendo conto che noi italiani abbiamo una speranza in piu nei prossimi 10 anni per mutare in meglio e piu vado avanti e piu comprendo che non c`e tanta differenza, e tutta una questione di diversi punti di forza in diversi ambiti;mi dispiace molto scrivere che anche qui c´e una evidenziabile corruzione ( la differenza tra noi e loro sta nella gestione della corruzione ), che ci sono organizzazioni criminali organizzate ( Bandidos, Hells Angels, Mafia russa, mafie dei paesi baltici , mafie degli ex stati satelliti , terroristi arabi ecc) ,che molti medio-orientali ed asiatici sono diventati veri e propri parassiti dello stato sociale indebolendolo.
Le congetture, gli ideali , le cause si sono nobili ma la realta dei fatti e questa, senza ipocrisie.

guarda, è la seconda o terza volta che la metti sul personale con frasi come "smetti di rispondere per forza" o "non ti arrampicare sugli specchi".
se vuoi discutere di quest'argomento lo facciamo senza provocazioni gratuite in questa maniera, che è una cosa molto maleducata da fare.

non voglio scendere al tuo livello con controprovocazioni, soprattutto perchè questo non è il forum giusto per farlo, quindi ti chiedo di smetterla e, se vuoi, proseguire col discorso senza ironia varia.

riguardo al discorso, impara ad accettare opinioni diverse dalla tua. se la mia idea è che la mentalità svedese sia diversa da quella italiana, 10 o 100 che siamo, questa è la mia idea, se non la condividi va bene, ma perlomeno rispettala. sei qui da solo 3 mesi più di me, non hai la scienza infusa o l'esperienza per dire che le tue informazioni sono sicuramente più accurate delle mie, soprattutto quando continui a parlare senza dati di fatto.

Matte ha scritto:

guarda, è la seconda o terza volta che la metti sul personale con frasi come "smetti di rispondere per forza" o "non ti arrampicare sugli specchi".
se vuoi discutere di quest'argomento lo facciamo senza provocazioni gratuite in questa maniera, che è una cosa molto maleducata da fare.

non voglio scendere al tuo livello con controprovocazioni, soprattutto perchè questo non è il forum giusto per farlo, quindi ti chiedo di smetterla e, se vuoi, proseguire col discorso senza ironia varia.

riguardo al discorso, impara ad accettare opinioni diverse dalla tua. se la mia idea è che la mentalità svedese sia diversa da quella italiana, 10 o 100 che siamo, questa è la mia idea, se non la condividi va bene, ma perlomeno rispettala. sei qui da solo 3 mesi più di me, non hai la scienza infusa o l'esperienza per dire che le tue informazioni sono sicuramente più accurate delle mie, soprattutto quando continui a parlare senza dati di fatto.

No a dire il vero le contestazioni erano innerenti alla tematica sei tu che ora ti getti sull`individuale.
Io le opinioni personali le accetto e le rispondo ma il problema e che da come hai esposto le tue documentazioni non si tratta di opinioni....
Ora la butti sulle opinioni perche non hai altre conclusioni in proposito.
Ho la certezza che le mie informazioni siano piu accurate delle tue, entro a contatto con tante persona e anche io una volta la pensavo come tanti qui, ora avverto la necessita di togliere quella patina che illude molti della nostra generazione, che sognano qualcosa che sia attiguo all`utopia perche duramente delusi dal nostro paese chi poer un motivo chi per un altro.

Rondine ha scritto:

...

E' veramente bello il tuo intervento..
Grazie

sono contenta che ti sia piaciuto.

A presto e buona serata!

Rondine

tedstriker ha scritto:

Rondine ha scritto:

...

E' veramente bello il tuo intervento..
Grazie

Mi soffermerei su questi punti, decisamente interessanti:

corruzione
iq
divorce
health care
suicide
ease of doing business
press freedom

Evidenziano un trend spiacevole ma ci aiutano a capire, ancora una volta, che nel nostro Paese c'è tanto da fare, ma non tutto è da gettare via!

In merito al paragone tra Svezia e Italia: confrontare i due stati non è difficile, è impossibile. Abbiamo due storie profondamente differenti, siamo cresciuti in ambienti assai diversi tra loro e le variabili in gioco sono decisamente troppe.
Sono fondamentalmente d'accordo anche per quanto riguarda i numeri in gioco: sessanta milioni di abitanti sono ben diversi dai dieci milioni della Svezia. Il sistema svedese è sicuramente più ordinato e strutturato, ma è altrettanto vero che gioca secondo regole ben diverse dalle nostre e non ha attraversato tanti radicali cambiamenti come quelli che hanno interessato l'Italia. Ricordiamoci, in fin dei conti il nostro Paese ha poco più di due secoli di storia come Paese unito, e si porta appresso il peso delle differenze culturali tra regioni e province, ha attraversato due guerre ed è stato dominato da monarchie e imperi stranieri.
Ogni popolo ha a che fare con il proprio passato, e un susseguirsi così repentino di cambiamenti ha portato alla nascita di un popolo come il nostro, eterogeneo e ben lontano dalla manzoniana idea di Italia "Una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue, di cor".
Prendiamo dunque il meglio di ogni Paese per dare alla nostra Italia ciò che merita. Battaglia difficile, sono d'accordo, ma ci si deve credere.

bello l'intervento di rondine.
ha dato proprio l'idea della Svezia che conosco da 25 anni.

jad67 ha scritto:

bello l'intervento di rondine.
ha dato proprio l'idea della Svezia che conosco da 25 anni.

Si hai ragione il post di Rondine è uno dei migliori contributi (senza fare torto a nessuno) apparsi in Mondosvezia

Spezzo una lancia pure per Alpo che ci ha portato Bellman la sua musica e la sua poesia.

devo dire che l'intervento di rondine (che ho letto ora poicè me l'ero perso!) rispecchia la Svezia che conosco da 16 anni e come mi è apparsa imparando a conoscere il popolo svedese...rondine ha espresso alla perfezione quello che tentavo di dire quanto sostenevo che non è tutto oro quello che luccica...

Rondine ha scritto:

Molti sono figli di genitori divorziati, cresciuti con uno o due “papà” (o mamme) diversi dai propri. Figli del divorzio, perché se è facile sposarsi in Svezia è altrettanto facile divorziare: 6 mesi ed è fatta. Almeno così era ai miei tempi.
Le coppie preferiscono convivere, perché il valore della famiglia è diverso da quella italiana.

Purtroppo mi sa che la situazione non sia cambiata. In questi mesi ho conosciuto troppe storie di genitori divorziati. Troppe.
Spero, anzi no....ci voglio credere, che sia solo un caso, che presto verrò a conoscenza anche di altri racconti più belli e romantici...

Rondine ha scritto:

Il paradiso appartiene al cielo. Forse.

Il paradiso è dentro ognuno di noi. Sicuro.
Tom

La famiglia tradizionale non è un valore assoluto. O, per lo meno, per me e molti come me non lo è. Io nella mia città vivo da solo con i miei genitori. I parenti che ogni tanto sentiamo sono a migliaia di chilometri di distanza e sto benissimo così. Quando vedo in giro famiglie nel bel mezzo della loro parentopoli sono felice di non avere parenti fra le balle. La solitudine a volte è meglio della compagnia. E avere zie e cugine della serie "meglio perderle che trovarle" non vuol dire non essere soli. Smettiamola con queste retorica che vuole noi italiani popolo solare, geniale, con i valori, ecc. e gli svedesi popolo scemo, incomprensibile, freddo e senza valori.

Bellissimo intervento e descrizione di Rondine grazie.
Anche se in realtà sono tutte cose che mi aspettavo di sentire..
Il problema dell'alcolismo del week-end (per riallacciarmi al post iniziale) è diffuso in tutti i paesi nordici; ricordo ancora quando andai in Inghilterra... il venerdì sera (o giovedì? non ricordo.. comunque giorno di paga) le strade erano piene di ubriachi.. ma molto più molesti di quelli Svedesi da voi descritti... facevano paura!!

Comunque quoto Alex in toto. La cosiddetta famiglia tradizionale italiana è un modello decisamente da non seguire. E lo dice una che, essendo di origini sicule, ha una famiglia numerosissima. Ma personalmente rifuggo i miei parenti, quasi tutti bigotti e falsi, legati a modelli stereotipati e religiosi, ma inspiegabilmente incoerenti con essi.
E quante volte poi dietro il matrimonio rigidamente "tradizionale" c'è la felicità? Se non si trovano corna o violenza domestica, è facile trovare disagi di altro genere.
Due persone che conosco stavano assieme da una decina di'anni, forse di più. Hanno convissuto per qualche anno, poi a settembre dell'anno scorso si sono sposati.... dopo 6 mesi hanno divorziato.. (modello svedese?) A prescindere dal fatto che è meglio pensarci, prima di fare sto tira e molla - almeno ti risparmi i costi di tutto!! - ma preferisco l'onestà del divorzio o dell'eterna e libera convivenza al rigido matrimonio tradizionale italiano, che rischia poi di portare a frustrazione e chissà che altro.
E poi in tutta onestà, gli anziani sono abbastanza abbandonati a se stessi anche qua in Italia... regione più regione meno.. se si vedono nipoti coi nonni in genere è perchè i genitori hanno deciso di appiopparglieli, quindi si chiama sfruttamento xD

E invece io faccio una standing ovation per il post di spidernik :face:

Ele ha scritto:

E invece io faccio una standing ovation per il post di spidernik :face: