Salve a tutti!

Giordanost ha scritto:

raghibele ha scritto:

Salve a tutti,
mi chiamo Gabriele, ho 19 anni e sono appena tornato da un viaggio di una settimana alla volta di Stoccolma con altri tre amici. E mi sono innamorato della Svezia! Sarà che sono ancora nella fase dell'infatuazione, ma debbo ancora trovare un difetto alla capitale della Scandinavia!

Inutile dire che sono rimasto praticamente scioccato da quando l'aereo è atterrato a Skavsta fino a quando sono ripartito, alle luci dell'alba. Bella, bella, bella la Svezia! Forse è anche inutile dire che ho da subito pensato seriamente di trasferirmi e venire a vivere qui, ma a un giorno dal rientro in Italia ho deciso di pensarci un pò meglio. E sono arrivato alla conclusione che: debbo trasferirmi! E anche al più presto...

Appena sceso dal pullman che fa capolinea a Taranto sono riuscito a "sentire" quella puzza che permea tutta la città, di cui sentivo tanto parlare dai forestieri, e che invece a noi intasa le case, i vestiti e i polmoni. Caparezza non è riuscito nemmeno lontanamente a descrivere l'emergenza ambientale che siamo chiamati a vivere ogni giorno. Così sono riuscito a sentire quale odore avesse la diossina. Non c'è da stupirsi ché all'inizio non riuscissi a capire del perchè se il limite è a 90 la navetta, pur dovendo fare oltre 100 km e non essendoci nessuno per strada, non superasse il limite per accorciare i tempi. Al rientro a Roma abbiamo preso un taxi e lungo il grande raccordo anulare ho veramente avuto paura per come guidiamo. Ma non è questo il punto.

Ho sempre creduto nelle associazioni culturali, nei tentativi di rivalsa del Sud nei confronti del mondo, in qualche istituzione... ma questo viaggio è stata la manna dal cielo che ha segnato l'inizio della mia rinascita. Un pò come a Matrix quando rinasci nella vita reale, e capisci che sei stato accompagnato per mano da una bugia enorme, fin dalla culla ospedaliera. E adesso vedo che è tutto inutile: se non si ha una forte base di partenza come quella svedese, tutto è praticamente inutile. Lo so, sembra molto riduttivo dire così, sembra una di quelle frasi fatte che Ligabue piazza a caso nelle sue canzoni, ma lasciate che mi spieghi.

Ero l'unico del gruppo che parlasse l'inglese. Bene, dal vecchietto al bambino di 4 anni incontrato allo Skansen, tutti parlavano un inglese forbito. Io, nonostante le mie certificazione Trinity e Cambridge, mi accorgevo che mancava qualcosa, quel brio che ti consente ti portare avanti una conversazione. E via la certezza della scuola italiana! Per non parlare della criminalità inesistente, della politica, dell'economia, della famiglia, della religione... Ci hanno raccontato balle per decenni, se non per secoli! In Italia, con una laurea, non puoi permetterti di mantenere una famiglia. In Svezia c'erano di sicuro più carrozzine che auto! Ragazze (oh, dico R A G A Z Z E) di 19, 20, 22, 25 con uno, due o tre figli in braccio, nel passeggino, per mano. E lì ti accorgi che è tutto inutile.

Qui si fa finta che 800 milioni di euro di debito lasciati dall'ultimo sindaco siano una cosa normale, che produciamo oltre il 90% di tutto l'inquinamento europeo, che i giovani più presto lasciano la scuola più "rispetto" godono tra i coetanei, è normale che un operaio che si spacca le nocche non posso permettersi la televisione e si debba andare ad indebitare. E potrei andare a vanti per ore. Ho letto qualche discussione su questo forum, molti vogliono trasferirsi, alcuni hanno dei piccoli dubbi, molti hanno dei grandi dubbi. Ma è una cosa normale. Conosco molti ragazzi che hano preteso la casa a Roma o a Milano per fancazzismo e per sperperare i soldi di papà, o chi si mette di testa, per prendersi una lauera che lo costringerà a vivere a centinaia di chilometri da dove è nato. Io, in questo momento di transizione della mia vita, mi sento di poter fare qualsiasi cosa, se solo lo volessi, non ultimo imparare una lingua straniera come lo svedese. Se è questo il prezzo da pagare per poter "vivere" (perchè a me è sempre sembrato di sopravvivere, di arrancare, di accontentarmi), credo di essere più che disposto a pagarlo.

Come dicevo, forse sono solo le parole di un innamorato perso: non è certo tutto rose è fiori! Ma le spine che mi spetterebbero, non sono nemmeno paragonabili ai fiori che mi si prospettano. Scusate se ho un pò sproloquiato, ma è la prima volta che provo una sensazione del genere: si potrebbe quasi descrivere come quando uno scopre che il paradiso è lì, a pochi passi da casa, che esiste davvero, che non c'è il caffè espresso come quello di mamma, ma se chiedi un'informazione a qualcuno, prende la metro con te, scende e ti spiega la strada, per poi riprende la linea di un altro colore che lo porterà dall'altra parte della città, dove stava andando di corsa.

Tu hai 19 anni io 36 e questa bellla coscienza che hai tu mi è arrivata molto più tardi , forse xchè Milano non è Taranto e ti frega mascherandosi da città europea diversa dal resto di Italia ..... ma poi quando cresci e sviluppi un po di spirito critico (per chi lo sviluppa....) ti accorgi che,appunto, è solo una maschera!

Forse vivere in situzioni più estreme ti fa crescere prima.... allora che dire vai scappa da sto paese che non ha futuro , falo per te fallo per i tuoi eventuali futuri figli!

In fine leggendo mi sono uscite le lacrime e però anche la consolazione di non essere pazzo , lanno scorso sono atterrato 2 volte a Skavsta e solo l'odore del lgno e della foresta e la strada che arriva a Stoccolma mi facevano stare bene.......... e anche se stanchissimo domo una settimana di lavoro e all'1 di notte , mentre gli altri dormivano non riuscivo a non guardare fuori.......

Quando uno si innamora gli piace tutto dell'altro anche i difetti... così è per me in Svezia mi piacciono anche i cartelli stradali....


In bocca al lupo!

Giò

più o meno è quello che provo anche io
come mi manca l'amata svezia

Giordanost ha scritto:

In fine leggendo mi sono uscite le lacrime e però anche la consolazione di non essere pazzo , lanno scorso sono atterrato 2 volte a Skavsta e solo l'odore del lgno e della foresta e la strada che arriva a Stoccolma mi facevano stare bene.......... e anche se stanchissimo domo una settimana di lavoro e all'1 di notte , mentre gli altri dormivano non riuscivo a non guardare fuori.......

Che dire Giò, sono rimasto davvero molto colpito da questo tuo post: sarà per le stesse, grandi, emozioni che ci hanno accompagnati lungo tutto il viaggio. Sono ritornato a casa da una settimana e ancora non sono riuscito a seguire per più di due minuti un telegiornale qualsiasi... Era troppa la rabbia che saliva! Non ultima la notizia di stamattina data da una rete regionale, dell'ennesima aggressione contro i medici del pronto soccorso perchè tengono la porta sempre chiusa, e non è raro sentire di "pazienti" che sono morti sulle sedie della sala d'attesa. Stranamente, proprio di fianco alla camera mortuaria...

E' questo che non capisco: la mentalità di molte persone. Lo so che non è colpa di chi ci lavora 18 ore al giorno al pronto soccorso se l'ambulatorio stesso consiste in due sale, una per ogni sesso, e basta. Non c'è nessuno fuori che ti dice: "Lei è un codice rosso, lei uno bianco, lei deve entrare prima della signora perchè ha un principio di infarto e lei solo un giradito". E' colpa di chi comanda se le cose non funzionano! Creare altre sale per il pronto soccorso no, ma aumentarsi lo stipendio per tre, cinque, dieci volte, si. E capendo questo ti accorgi che non c'è possibilità di miglioramento. E' tutto da rifare. L'ospedale a partire dal pronto soccorso, l'acquedotto a partire dalla potabilità, le tasse a partire da dove vanno a finire...

E proprio questo ciò che mi ha fatto innamorare follemente della Svezia: la sensazione che non devi preoccuparti che qualcuno ti entri nella macchina perchè sta facendo lo scemo in moto con gli amici, o il dubbio assillante del perchè l'acqua che sgorga dal tuo rubinetto sa di cloro, il che la rende imbevibile, e c'è qualcuno che la imbottiglia, o semplicemente l'assillo che ti tiene compagnia per tutta la vita. Il lavoro. I soldi che non bastano. I diritti calpestati, fatti a pezzettini e derisi.


Mio fratello è figlio unico

perche' non ha mai trovato il coraggio di operarsi al fegato

e non ha mai pagato per fare l'amore

e non ha mai vinto un premio aziendale

e non ha mai viaggiato in seconda classe

sul rapido Taranto-Ancona


perche' e' convinto che esistono ancora

gli sfruttati malpagati e frustrati

mio fratello e' figlio unico sfruttato

represso calpestato odiato

mrpingu ha scritto:

più o meno è quello che provo anche io
come mi manca l'amata svezia

Su su: il tempo di mettere da parte un pò di soldi e mi compro un pullman da 50 posti e faccio la spola Stoccolma - Reggio in 19 ore!

Ciao antonio sono silvia,io e la mia famiglia siamo appena tornati dalla svezia e vero li il paese funziona bene hanno un'economia forte e una ccosa diversa dall'italia.Con la lingua non abbiamo avuto problemi perchè l'inglese e la loro 2 lingua.ben arrivato nel forum